Tra veterani e qualche new entry, il nuovo Parlamento si sta per insediare. Giorgia Meloni, leader del primo partito in Italia alle elezioni del 25 settembre, ha parlato a deputati e senatori di Fratelli d’Italia, che hanno anche ricevuto un regalo, per ribadire che si deve “dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze”.
La presidentessa del Consiglio in pectore, nel suo discorso, ha ricordato anche della responsabilità che è stata affidata agli eletti dagli italiani e del momento delicato che il nostro Paese sta attraversando. “Non ci ispiriamo a nessuno – ha detto ancora Meloni -, ma vorremmo essere noi un modello d’ispirazione per gli altri”.
Emozionati alcuni, un po’ più abituati altri, la carica dei 600 parlamentari – 400 deputati e 200 senatori – sta per sedersi ufficialmente tra i banchi di Montecitorio e Palazzo Madama per dare inizio alla diciannovesima legislatura. La prima seduta, si sa, sarà il 13 ottobre, giorno in cui presumibilmente verranno nominati anche i presidenti delle due Camere, ma oggi, come il primo giorno di scuola, i nuovi eletti si sono presentati al Parlamento per adempiere a qualche procedura burocratica, come le foto sul tesserino per esempio.
I più numerosi, ovviamente, saranno i parlamentari di Fratelli d’Italia, che saranno anche i più “nuovi”, motivo per cui la leader, Giorgia Meloni, li ha voluti incontrare in un’assemblea. “L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la mia squadra in Parlamento – ha iniziato la futura prima presidentessa del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana –. Puntiamo a dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo”.
Nel suo intervento, la numero uno del partito ha ricordato la consapevolezza del risultato ottenuto alle elezioni e le responsabilità a cui sono chiamati a rispondere dovendo “affrontare la sfida di un governo nella condizione più difficile nella quale ci si potesse trovare”. Per Meloni, ognuno degli eletti dovrà pensare a chi il 25 settembre ha visto in loro la speranza “e ci hanno messo in mano il loro futuro”. Non solo: i parlamentari di FdI dovranno pensare anche a chi quella fiducia non gliel’ha data “perché, in alcuni casi, la speranza l’hanno persa”, lavorando poi affinché la recuperino.
La premier in pectore ha augurato ai suoi “di vivere cinque anni di orgoglio e di vittorie” anche perché per la prima volta sono riusciti a portare “la destra italiana ad avere la leadership della coalizione”. “Abbiamo rotto tutti gli schemi – ha detto ancora -, creando diversi cortocircuiti nella sinistra e nel mainstream” perché sono una cosa diversa e non si ispirano a nessuno, piuttosto dovranno diventare loro, un domani, “un modello di ispirazione per gli altri”.
Meloni, però, non ha solo regalato delle parole agli eletti: per le donne, infatti, da Fratelli d’Italia, è arrivato un foulard, mentre gli uomini hanno ricevuto una cravatta, entrambi blu e con la bandiera tricolore. Sulla confezione, il nome del partito e il richiamo alla legislatura che sta per iniziare.
Un saluto speciale, ancora, la futura premier lo ha dato anche sui canali social, e sempre da là ricorda ancora una volta quali siano le priorità del prossimo esecutivo. “Lavoreremo per procedere spediti partendo dalle urgenze dell’Italia, come caro bollette, approvvigionamento energetico e legge di bilancio. Non possiamo e non vogliamo perdere tempo”, ha scritto su Twitter.
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