Durante la chiusura del vertice Nato a Vilnius la presidente Giorgia Meloni ha trattato diversi argomenti a partire dal caso La Russa, affermando di augurarsi che non vi saranno intrusioni della politica.
Meloni, inoltre, ha fatto riferimento anche alla nota non firmata di Palazzo Chigi, affermando che non vi è alcun contenzioso tra Governo e Magistratura. In ogni caso, si augura che quest’ultima fornirà il suo contributo alla riforma.
Durante la conferenza stampa conclusiva del vertice Nato, la presidente Giorgia Meloni ha parlato di diversi argomenti. In primo luogo, per rispondere alla polemiche riguardanti gli scontri nati con le toghe, la Meloni ha affermato che non vi è alcun contenzioso tra Governo e Magistratura.
“Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso”.
Ha affermato Meloni.
Inoltre, la premier, dopo giorni di silenzio, ha parlato anche del caso La Russa. Spiegando che, in quanto madre, capisce la sofferenza di Ignazio La Russa per ciò che è accaduto, ma allo stesso tempo critica il fatto che il presidente del Senato abbia deciso di intervenire in una questione così delicata.
Aggiungendo, inoltre, di schierarsi dalla parte delle donne che denunciano e terminando con l’affermare:
“La politica resti fuori. Lo capisco come padre, ma io non sarei intervenuta”.
La premier, costretta dalle domande dei giornalisti, ha parlato anche della questione di Daniela Santanché. La premier ha spiegato che si tratta di una questione “extrapolitica”, che non riguarda l’attività di ministro, che invece sta svolgendo nel migliore dei modi.
“L’anomalia è che al ministro non viene notificata l’indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l’informativa. Io segnalo un problema di procedura”.
Ha affermato la presidente.
Giorgia Meloni ha, dunque, preso parte al vertice Nato a Vilnius, in Lettonia. A tal proposito, durante la conferenza stampa finale, la Meloni ha affermato che senza la Nato nessun Paese è al sicuro.
Specificando che nel corso dei lavori sono state prese decisioni importanti, in linea con i tempi. Aggiungendo inoltre che l’Italia sostiene le misure dell’Alleanza atlantica. In quanto, sono necessarie misure concrete a causa degli effetti negativi che la guerra in Ucraina sta portando soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Queste danno vita ad una forte instabilità internazionale.
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