Filtra ottimismo da Fratelli d’Italia e Forza Italia, i due leader dei partiti di maggioranza, infatti, dopo un avvio di legislatura piuttosto complicato, si sono sentiti al telefono e domani si vedranno proprio a via della Scrofa, nella sede dello schieramento della premier in pectore, Giorgia Meloni.
Anche Matteo Salvini, segretario della Lega e terzo alleato nella coalizione del centrodestra, ha commentato con fiducia l’incontro tra Meloni e Silvio Berlusconi perché, hanno scritto in una nota del Carroccio, l’obiettivo comune “dev’essere quello di rispondere alle aspettative degli italiani con buonsenso, responsabilità e serietà“.
Potrebbe tornare il sereno nella coalizione di centrodestra, la stessa che ha vinto le elezioni del 25 settembre e che, a stretto giro, dovrebbe ottenere l’incarico (da accettare con riserva) dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per formare un governo.
Secondo quanto ha appreso l’AdnKronos direttamente da fonti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, infatti, oggi ci sarebbero stati dei contatti telefonici tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Una sorta di avvicinamento, in pratica, rispetto al gelo degli ultimi giorni in cui il Cav è stato pressato da più parti affinché trovasse un accordo con la premier in pectore per andare avanti, appunto, nelle trattative per trovare una squadra dell’esecutivo all’altezza del delicato momento storico che stiamo vivendo.
Non solo, però. Le chiamate tra i due leader sono servite anche per mettere le basi per l’incontro di domani a Roma, a via della Scrofa, ovvero nella sede del partito della futura inquilina numero uno di Palazzo Chigi.
Saranno tanti, probabilmente, i temi all’ordine del giorno. Sicuramente si parlerà ancora del foglietto che l’ex presidente del Consiglio ha scritto nella prima seduta del suo ritorno al Senato, del non appoggio, sempre a Palazzo Madama, per l’elezione di Ignazio La Russa a presidente dei forzisti. E poi sì, del ruolo di Licia Ronzulli nel governo, il vero motivo del contendere tra i due schieramenti della maggioranza.
Come andrà non si sa, ma il solo fatto che tra Meloni e Berlusconi ci sia stato un contatto deve essere celebrato come una vittoria dell’ala più governista di Forza Italia, quindi di Antonio Tajani, candidato numero uno alla successione di Luigi Di Maio alla Farnesina, o di Gianni Letta. Ma anche dei figli del Cavaliere Pier Silvio e Marina che, ad Arcore, hanno chiesto al padre di fermarsi e di pensarci seriamente (e che il centrosinistra non ha salutato proprio con favore).
Chi, invece, senza ombra di dubbio ha salutato con favore queste prove di disgelo tra Meloni e Berlusconi sono Matteo Salvini e la Lega. In una nota il Carroccio ha fatto sapere di essere stato in contatto con gli alleati e di vedere con “estremo ottimismo” l’incontro avverrà domani tra i due leader del centrodestra.
“L’obiettivo comune – hanno scritto ancora dal partito leghista – di tutto il centrodestra dev’essere quello di rispondere alle aspettative degli italiani con buonsenso, responsabilità e serietà“. Perché le esigenze del popolo che ha deciso di premiarli alle politiche di tre settimane fa superare i tira e molla, ma soprattutto i bracci di ferro che non fanno altro che rallentare il processo per la formazione del governo che verrà.
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