Secondo la rivista Forbes, Giorgia Meloni, attuale e prima presidentessa del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana, è la settima donna più potente al mondo. Un traguardo per la leader di Fratelli d’Italia non da poco, considerato soprattutto che è l’unica a essere presente di casa nostra.
A guidare la classifica c’è poi la presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, scelta per come ha saputo gestire prima la pandemia da Covid e poi il conflitto scoppiato a febbraio tra Russia e Ucraina. Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto la rivista a scegliere la nostra premier?
La classifica World’s Most Powerful Women stilata da Forbes incorona la nostra Giorgia Meloni come settima donna più potente del mondo. La presidentessa del Consiglio, che comunque preferisce rivolgersi a se stessa al maschile, è una new entry di lusso per l’Italia essendo anche l’unica a essere presente nella lista delle cento personalità femminili che si sono distinte nel 2022 non solo nel mondo della politica, ma anche in quello della finanza, dello spettacolo, della filantropia.
Nel caso della leader di Fratelli d’Italia, la scelta di inserirla direttamente al settimo posto, molto prima, per dire, di Nancy Pelosi, la speaker dimissionaria della Camera degli Stati Uniti, è data dal fatto che “come capo del governo italiano più a destra dalla Seconda guerra mondiale, Meloni è una figura controversa il cui futuro politico rimane incerto. Tuttavia, il suo successo rappresenta una conquista significativa per la leadership femminile come unica donna alla guida di una nazione del G20“.
A pesare, quindi, non c’è solo il fatto di essere la prima premier donna della storia della Repubblica italiana, ma anche di essere l’unica donna a capo di uno dei primi venti Paesi al mondo. Che magari non significa che diventerà la nuova Angela Merkel, l’ex cancelliera della Germania rimasta al timone per oltre un decennio, ma è un passo avanti in termini di emancipazione e, appunto, potere per le donne, che in Italia mai avevano osato tanto.
Dal 2004, anno in cui la rivista ha iniziato a stilare la classifica delle 100 donne più potenti al mondo, solo Federica Mogherini, all’epoca l’alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, era stata così vicina al podio, e comunque stava dietro Meloni di ben dieci posizioni.
A occupare la prima posizione della classifica di Forbes c’è un’altra politica: Ursula von der Leyen. La presidentessa della Commissione europea ha battuto tutte, per la rivista, per il suo massimo impegno nel combattere le scelte di Vladimir Putin, il numero uno del Cremlino, quando ha deciso di invadere l’Ucraina.
Dopo di lei, un’altra europea di spicco: Christine Lagarde, la presidentessa della Banca centrale europea e succeditrice di Mario Draghi. Anche lei si è distinta per gli aiuti economici che ha dato ai Paesi dell’Unione soprattutto per far fronte ai problemi legati allo scoppio della pandemia da Covid. Nell’ultimo gradino del podio, sempre in ambito politico, troviamo la vicepresidentessa degli Stati Uniti, Kamala Harris.
Tra le figure più potenti – in cui per la prima volta non si trova (e per forza di cose) la regina Elisabetta II, ma invece ci sono Rihanna, Taylor Swift e Beyonce –, all’ultimo posto c’è anche Mahsa Amini, la 23enne uccisa in Iran per aver indossato male il velo, che è stata anche la miccia per una presa di coscienza da parte della popolazione di quello che stava succedendo nel Paese, e che ha portato altre morti, ma anche molte proteste.
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