Meloni e Macron a colloquio per 45 minuti in Giappone, a margine del summit G7. L’incontro è avvenuto all’indomani del tweet con cui il presidente francese ha espresso solidarietà per il disastro dell’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna.
Il faccia a faccia tra i due presidenti sigilla il disgelo dopo le tensioni innescate dalle aspre critiche di alcuni esponenti del governo francese sulla gestione migranti da parte di Giorgia Meloni.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron hanno concluso un incontro di circa 45 minuti a margine dei lavori del G7 in Giappone.
Un faccia faccia importante arrivato dopo la solidarietà espressa da Macron per l’alluvione che ha colpito duramente l’Emilia-Romagna, e che segna un passo importante nel disgelo tra Italia e Francia dopo le ruvide critiche al governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia in materia di gestione dei migranti.
Meloni e Macron si sono visti a Hiroshima dopo essersi incontrati un mese fa a Bruxelles, in occasione del Consiglio Ue, e oggi il presidente francese ha sottolineato la disponibilità del suo Paese a fonire ogni aiuto possibile alle popolazioni coinvolte nel disastro in Emilia.
La solidarietà all’Italia e in particolare all’Emilia-Romagna per l’alluvione che ha devastato molti territori della regione è arrivata da tutti i vertici del G7.
il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, in apertura della sesta sessione dei lavori ha espresso vicinanza al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla nazione per il disastro che conta un bilancio di 14 morti.
“Esprimo il mio cordoglio per le vittime e per quanto sta accadendo in Italia”, ha dichiarato Kishida.
Un messaggio è arrivato anche dal primo ministro del Canada, Justin Trudeau, che via Twitter ha rivolto il suo pensiero alle famiglie coinvolte nel dramma: “Le notizie e le immagini di gravi alluvioni nel Nord Italia sono strazianti. A nome dei canadesi, invio le mie più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari. Teniamo nei nostri pensieri tutte le persone colpite e siamo pronti a fornire supporto se necessario“.
Sono drammatici i numeri dell’alluvione che ha colpito duramente l’Emilia-Romagna. 14 morti, oltre 15mila sfollati e danni materiali per miliardi di euro sono i dati che emergono da un primo bilancio del disastro.
Secondo un aggiornamento diffuso nelle ultime ore dalla Regione, migliaia di persone sono state costrette a lasciare la propria abitazione a causa degli allagamenti.
Gli interventi di assistenza alla popolazione coinvolta proseguono 24 ore su 24 grazie alle forze di soccorso messe in campo per fronteggiare l’emergenza.
8mila cittadini, riferisce ancora una nota della Regione Emilia-Romagna, hanno già trovato accoglienza tra alberghi e strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre.
Le altre persone che hanno dovuto abbandonare la casa hanno trovato una sistemazione alternativa tra parenti, amici e seconde case.
È ancora allerta rossa per le condizioni meteo avverse previste nelle prossime ore e che interesseranno l’intera area già colpita in modo gravissimo da esondazioni, frane e allagamenti.
Da martedì 16 maggio, oltre 800 Vigili del fuoco sono stati coinvolti nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza, oltre 300 i mezzi impiegati negli interventi tra Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.
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