A pochi giorni dalla visita di Giorgia Meloni a Caivano, comune in provincia di Napoli in cui sono state stuprate due ragazzine minorenni, diversi utenti hanno iniziato a insultare la presidente attraverso i social.
All’interno dei post social contro Giorgia Meloni si leggono diverse minacce. Questo a causa della stretta del governo sul Reddito di cittadinanza.
Tutto ciò ha fatto aumentare l’allerta di Palazzo Chigi rispetto al possibile clima che la presidente potrebbe affrontare una volta giunta a Caivano.
La presidente del consiglio Giorgia Meloni, dopo i terribili fatti avvenuti a Caivano, giovedì 31 agosto alle ore 12 si presenterà nel comune in segno di solidarietà verso le vittime e le loro famiglie.
In queste ore, però, diversi utenti hanno pubblicato dei post sui social insultando e minacciando la presidente. Questo a causa delle decisioni del governo afferenti al Reddito di cittadinanza.
“Io ti consiglierei stai a casa stanno com e pazz e rimaste 160mila famiglie senza rdc senza spesa. Sei sicura che tornerai a casa?”.
Si legge all’interno di uno dei tanti commenti offensivi e minacciosi nei confronti della presidente. In molti le hanno augurato la morte e, in alcuni casi, è stato suggerito agli abitanti di Caivano di accogliere Meloni con dei pomodori “Per aver levato i Rdc a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone”.
Il mondo politico, dopo le minacce ricevute sui social da Giorgia Meloni, ha dimostrato solidarietà nei confronti della presidente. Tra questi, Elly Schlein, la quale ha affermato che le minacce ricevute via social sono “intollerabili”.
“Messaggi di intimidazione, di istigazione all’odio e alla violenza non devono trovare alcuno spazio in una democrazia e troveranno sempre la più ferma condanna da parte di tutto il Partito democratico”.
Ha concluso Schlein.
Altri politici che si sono detti vicini a Giorgia Meloni sono stati Ignazio La Russa, Sangiuliano, Fitto, Valditara, Crosetto, Musumeci, Santanché, Tajani e Casellati.
“Solidarietà a Giorgia Meloni per le vergognose minacce ricevute. Sempre dalla parte del confronto e del dialogo, mai di chi utilizza la violenza come mezzo di intimidazione”.
Ha affermato il leader di Azione, Carlo Calenda.
Anche la presidente del Consiglio ha voluto rispondere a tutti coloro che l’hanno insultata e minacciata.
Meloni, in primo luogo, è partita con il ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà nei suoi confronti.
“Le intimidazioni non impediranno a nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro”.
Conclude la premier.
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