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Politica

Meloni risponde a Landini sul Cdm del primo maggio: “È per onorare i lavoratori”

Il Presidente del Consiglio Meloni risponde a Maurizio Landini in merito alle sue dichiarazioni sul Cdm in programma per domani 1° maggio. Il segretario generale della Cgil si era lamentato della convocazione il giorno prima, cioè oggi, dei sindacati, ritenendo come fosse un incontro puramente informativo e niente più. Critico anche Bombardieri della Uil, mentre Sbarra della Cisl aveva applaudito alla decisione ritenendola un’apertura.

Giorgia Meloni – Nanopress.it

Pochi minuti fa è arrivata la risposta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che aveva accolto con insoddisfazione la convocazione dei sindacati per oggi 30 aprile, ad un giorno di distanza dal Consiglio dei ministri. Meloni ha mostrato stupore per la reazione del segretario, ritenendo come fissare il Cdm il 1° maggio, al contrario, sia un modo per onorare i lavoratori. Oggi governo e sindacati si incontreranno per discutere sul Decreto Lavoro che dovrebbe essere approvato domani.

Botta e risposta tra Giorgia Meloni e Maurizio Landini sulla convocazione dei sindacati e il Cdm del 1°maggio

“Considero un atto un po’ di arroganza e di offesa nei confronti dei lavoratori convocare un Consiglio dei ministri il giorno della Festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo voglio dire in modo molto diretto” aveva affermato ieri il segretario della Cgil intervenendo a “Le parole” su Rai 3.

Giorgia Meloni – Nanopress.it

Landini aveva sottolineato come il governo avesse avuto tempo per pensare ai lavoratori per 364 giorni non capendo il motivo di convocare il Cdm proprio il Primo Maggio, aggiungendo poi come la Festa dei Lavoratori fosse tornata proprio ad essere festeggiata a partire dal 1947, dopo essere stata cancellata dai fascisti.

Oggi è arrivata la replica della premier, che con una nota ha voluto dire la sua su quanto affermato dal segretario sindacale: “Incomprensibili le parole del segretario della Cgil Maurizio Landini sul Consiglio dei ministri convocato il primo maggio per varare provvedimenti sul lavoro. Io credo sia un bel segnale, invece, per chi come noi è un privilegiato, onorare con il nostro impegno, in questo giorno di festa, i lavoratori e le risposte che attendono”.

Infine, il presidente Meloni ha lanciato una stoccata non da poco a Landini, parlando chiaramente del concerto del Primo Maggio che come da tradizione si terrà domani in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma.

“E vorrei ricordare al segretario Landini che il primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell’ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni. Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno” ha aggiunto riferendosi alla forza lavoro che permette il regolare funzionamento della macchina organizzativa del “Concertone“.

Domani al Consiglio dei ministri il Decreto Lavoro per la sua approvazione

Questa sera alle 19 nella sala verde di Palazzo Chigi si incontreranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il presidente del Consiglio per discutere sul Decreto Lavoro, che verrà approvato domani durante il Cdm.

Giorgia Meloni e Maurizio Landini – Nanopress.it

Tra le misure previste nel decreto, ritenuto insufficiente dall’opposizione per fronteggiare la crisi economica del Paese, l’aumento del taglio del cuneo fiscale dell’1% per i redditi fino a 35.000 Euro.

Inoltre, il Reddito di Cittadinanza sparirà, lasciando spazio a un assegno di inclusione, più basso di importo e durata, volto a far ottenere un posto di lavoro ai disoccupati, attraverso bonus per aziende e agenzie per il lavoro che forniranno impieghi a tempo  determinato e indeterminato.

Prevista poi una semplificazione delle causali per i contratti a termine da 12 a 24 mesi, oltre che ad agevolazioni per gli imprenditori che assumeranno under 30, che potranno contare su incentivi volti a coprire fino al 60% della retribuzione lorda dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023. Potenziati anche i contratti di espansione, con cinque anni previsti per le aziende con più di 1.000 dipendenti.

Amanda Merli

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