Nella giornata di ieri il presidente Zelensky sul suo profilo Twitter aveva parlato del colloquio al telefono avuto con la premier Meloni. Nella serata di ieri è arrivata la risposta di Giorgia Meloni sui social.
Zelensky ha ringraziato l’Italia per il supporto che sta dando all’Ucraina e ha ribadito che la pace è possibile solo con il ritiro completo dell’esercito russo dal suo territorio. Il colloquio è avvenuto a poche settimane dal viaggio che Meloni farà a Kiev.
Giorgia Meloni risponde via Twitter a Zelensky
Nella giornata di ieri la premier Giorgia Meloni e il presidente Zelensky hanno avuto un colloquio telefonico. Il primo a renderlo noto è stato lo stesso Zelensky con un Tweet sul suo canale Twitter ufficiale.
Nel Tweet ringraziava l’Italia per il sostegno dato all’Ucraina in questi mesi e precisava che la fine della guerra è possibile solo con il ritiro completo dell’esercito russo sul territorio ucraino.
Nella serata di ieri è arrivata la risposta di Giorgia Meloni, sempre su Twitter e sempre con un Tweet.
La premier sceglie di rispondere in inglese e ribadisce il sostegno all’Ucraina, e l’impegno della nostra nazione nel sostenerla con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura.
La premier Giorgia Meloni lo scorso 21 febbraio era stata in visita a Kiev, poi aveva tenuto un intervento importante al Parlamento italiano il 21 marzo in vista del Consiglio Europeo.
Il premier Zelensky ha perciò deciso di esprimere apertamente la sua gratitudine verso l’Italia, e ha voluto ricordare la forte motivazione che spinge l’esercito ucraino.
Ha poi espresso la sua fiducia nella capacità dell’Ucraina di poter respingere gli attacchi russi per difendere la propria integrità territoriale anche grazie a tutti i Paesi occidentali che la stanno sostenendo, e quindi anche l’Italia.
Palazzo Chigi ha rilasciato una nota in cui parla del colloquio avvenuto tra Meloni e Zelensky. Nella nota si parla della necessità per entrambi i premier di perseguire una pace giusta.
Durante il colloquio il presidente Zelensky ha manifestato anche il suo apprezzamento per la prossima Conferenza di Roma che si terrà sulla ricostruzione dell’Ucraina e che è prevista per il prossimo 26 aprile 2023.
È sicuramente un’occasione molto importante per poter rafforzare i rapporti tra l’Ucraina e le imprese italiane.
Intanto Erdoğan attende il possibile viaggio di Putin
Intanto il presidente turco Erdoğan ha annunciato che il presidente Putin dovrebbe partecipare ad un importante evento in Turchia il prossimo 27 aprile 2023.
In quella data è prevista l’inaugurazione della nuova centrale nucleare turca ad Akkuyu che è stata finanziata da un’azienda statale russa la Rosatom.
Putin dovrebbe perciò prendere parte all’inaugurazione. Erdoğan ha riferito al canale televisivo ATV che il progetto della centrale nucleare sta procedendo con notevole successo.
E che è probabile che i due presidenti parteciperanno all’inaugurazione online.
La Turchia come la Russia ha scelto di non aderire allo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, quindi non c’è alcun obbligo di fermare il presidente russo.
Per il presidente russo c’è infatti un mandato d’arresto per crimini di guerra rilasciato dalla Corte Penale Internazionale per le accuse sulle deportazioni di minori ucraini verso la Russia.