Giorgia Meloni ha già diverse esigenze e problemi a cui mettere una pezza, interni al centrodestra e anche per le forti critiche ricevute dall’opposizione negli ultimi giorni. La presidentessa del Consiglio in pectore oggi è tornata a farsi sentire, a suon di frecciate indirizzate al centrosinistra. Le sue parole suonano come un nuovo attacco all’opposizione, in un momento di riflessione e di difficoltà da dissipare.
Giorgia Meloni non ha alcuna intenzione di schiacciare il freno, nonostante un inizio in salita e con qualche difficoltà di troppo, anche e soprattutto nella maggioranza. Le critiche di Enrico Letta e dell’opposizione, inoltre, non sono mancate dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, ma la risposta della leader di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere, anche via social. Ecco la ricostruzione dei fatti.
Sembra già passato diverso tempo, ma le elezioni del 25 settembre si sono concluse con una vittoria schiacciante di Fratelli d’Italia e non solo rispetto agli avversari di centrosinistra, ma anche rispetto gli alleati nella coalizione di destra. Eppure, la strada non è proprio delle più semplici per la presidentessa del Consiglio in pectore che si trova a dover fronteggiare esigenze e rivendicazioni di Forza Italia e Lega nella formazione del nuovo governo – più i primi che i secondi in questa fase -, cedendo su alcune scelte, ma su altre proprio no.
E poi ci sono state le elezioni del presidente del Senato e della Camera. Le nomine di Ignazio La Russia e Lorenzo Fontana stanno facendo discutere tutt’Italia e con critiche forti per quello che i due politici rappresentano, per le motivazioni che sostengono. Qui arriviamo alle parole di Enrico Letta.
Il leader dem ha detto senza mezzi termini che “il centrodestra ha iniziato la legislatura con una logica incendiaria“. E poi ha continuato: “Non è la maggioranza a dire all’opposizione cosa dire e come dirlo”. Ed è solo per citare il principale dei semi della discordia, dato che le critiche hanno avuto uno spettro ampio e profondo.
Sono anche arrivate manifestazioni di dissenso da condannare e che, secondo Meloni, sono state il frutto delle aspre polemiche della sinistra. È comparsa, infatti, una stella a 5 punte delle Br e una scritta direttamente rivolta a La Russa davanti alla sede romana di Fratelli d’Italia della Garbatella. La vincitrice delle ultime elezioni ritiene che la sinistra abbia alimentato il clima d’odio che già era presente in Italia, rendendo il nuovo presidente del Senato un vero e proprio bersaglio. E la storia non è finita qui, ma ci arriviamo tra poco.
Meloni, infatti, dopo aver già riposto duramente a Letta nelle scorse ore, è tornata a tuonare sull’argomento con un post pubblicato sul suo profilo Facebook. Un attacco a tutto spiano agli avversari politici, in cui afferma per l’ennesima volta la sua volontà di risollevare l’Italia: “Gli attacchi scomposti della sinistra negli ultimi giorni rappresentano un vero e proprio insulto ai cittadini che hanno scelto da chi essere rappresentati – inizia Meloni -. Capisco che per questi esponenti possa sembrare quantomeno anomalo vedere dei partiti che hanno la possibilità di governare con l’appoggio degli italiani, (non ci sono abituati) ma che piaccia loro o meno, questa è la democrazia“.
La disamina di Meloni muove, dunque, dall’esito delle ultime elezioni per rivendicare la bontà di scelte che, piaccia o no, sono del centrodestra, coalizione che si accinge a governare e senza necessità di appoggi esterni. Poi continua: “Si mettano l’anima in pace: siamo qui per risollevare la nostra Nazione. Sarà un percorso pieno di ostacoli, ma daremo il massimo. Senza mai arrenderci”. Uno a uno e palla al centro, ma anche con un chiaro avvertimento all’opposizione: dovranno abituarsi alle scelte della coalizione, nonostante sia palesemente in disaccordo.
In ogni caso, le parole di Meloni non hanno spento il disappunto di diversi cittadini, in forme più o meno lecite, rispetto alle scelte già fatte e all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. In particolare, è ancora La Russa il bersaglio di minacce e critiche.
Dopo la prima scritta e la stella a 5 punte, ne è comparsa un’altra, questa volta sull’acquedotto romano nella zona di via dell’Acquedotto Alessandrino a Tor Pignattara, sempre a Roma. La polizia ha subito segnalato la scritta, che è stata raffigurata con l’utilizzo di una bomboletta spray. Sul posto è arrivata anche la Digos che sta svolgendo le indagini del caso. Infine, è già stato contattato il Comune per la cancellazione.
Un’ondata di dissenso mal riposto per modalità e manifestazione, ma il dato di fatto è che il governo di Meloni sta partendo con diversi problemi da risolvere. La presidentessa del Consiglio in pectore, in ogni caso, ha intenzione di rigare dritto e senza guardarsi alle spalle, forte di un consenso elettorale che le ha garantito legittimazione e potere.
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