Il Presidente Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni e spiegazioni dopo l’approvazione del decreto in Cdm, ha specificato che il taglio delle accise non è stato possibile perché altrimenti non sarebbe stato possibile elargire altri aiuti.
In particolare si sarebbe dovuto rinunciare all’aumento del fondo sulla sanità, avrebbe dovuto ridurre la platea delle famiglie a cui sono destinati gli aiuti per le bollette domestiche, e non sarebbe stato possibile dai i crediti alle PMI. Intanto si ipotizza un possibile sciopero dei benzinai alla fine del mese.
Nelle ore scorse Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni nel classico appuntamento “Appunti di Giorgia”, che si svolge sui suoi canali social, per chiarire le scelte che l’hanno condotta a non optare per il taglio delle accise.
Ieri, 11 gennaio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che permette di favorire la trasparenza sui prezzi dei carburanti all’interno delle stazioni di servizio. Questo permetterà di contrastare i rincari che si sono verificati nelle ultime settimane, quindi i distributori saranno obbligati anche a dover mostrare il prezzo medio del carburante.
Nel decreto approvato però non c’è stato nessun taglio delle accise, cosa che in cui molti speravano, e la Meloni ha ritenuto necessario rilasciare alcune dichiarazioni per spiegare le motivazioni di questa scelta.
Attraverso i suoi social ha perciò rivendicato la scelta di non eseguire il taglio delle accise per poter concentrare i 10 miliardi di risorse a disposizione per elargire altri aiuti.
Con questi 10 miliardi si potrà aiutare le famiglie più bisognose, sarà possibile aumentare il fondo sulla sanità, si potrà inoltre ampliare la platea delle famiglie a cui destinare gli aiuti per il rincaro delle bollette domestiche, e sarà possibile dare aiuti per i crediti delle PMI.
“Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è giustizia sociale”. Queste le parole del Presidente del Consiglio.
Attualmente il dato riportato sul sito del Ministero in merito al prezzo della benzina è di 1,812 euro, un prezzo non superiore a quello visto nel precedente governo che ha registrato 1,885 e che addirittura il 27 giugno 2022 era di 2.073 mentre al 01 agosto 2022 era di 1,877.
Prezzi nettamente superiori a quelli che si stanno vedendo in questi giorni, e questo ci tiene a farlo notare il Presidente del Consiglio. Il premier ha inoltre voluto specificare che la gran maggior parte dei benzinai è onesta e responsabile e che il decreto legge che è stato approvato è a loro tutela.
È infatti previsto un rafforzamento delle norme sanzionatorie per tutti coloro che non adempiranno alle comunicazioni che sono previste per legge. Inoltre il decreto prevede che ogni benzinaio è tenuto a mostrare il prezzo medio giornaliero.
Giorgia Meloni precisa inoltre che in campagna elettorale non ha mai promesso il taglio delle accise perché sapeva benissimo che si sarebbe ritrovata davanti ad una situazione particolare da affrontare. Ci tende poi a precisare che il video che viene mostrato in cui parla del taglio delle accise risale al 2019.
Ribadisce inoltre che è sicuramente un’ottima idea eseguire un taglio delle accise in particolare sulla benzina ma che la situazione attuale emergenziale che si sta affrontando al momento non permette di poterlo fare, e si augura che in un prossimo futuro ci sarà la possibilità di eseguire un taglio strutturale e non solo temporaneo sulle accise.
La Meloni inoltre afferma che non c’è stato un aumento delle accise con il suo governo e che anzi si è scelto di proseguire sulla linea del precedente governo non modificando la scelta che era già stata presa e condivisa da molti, che proprio in queste ore attaccano il Governo attuale affermando esattamente il contrario.
Prosegue le sue dichiarazioni dicendo che in campagna elettorale e sul programma di FdI si era parlato di una sterilizzazione delle entrate dello Stato in particolare su energia e carburanti.
Ciò vuol dire che qualora vi fossero state più entrate con entrate dall’aumento del costo del carburante queste entrate sarebbero state utilizzate per abbassare le accise, ma purtroppo questa situazione non si è verificata perché non ci sono state le maggiori entrate.
Quindi non ci sarà al momento nessun taglio sulle accise, ci si augura di poterlo fare in un prossimo futuro, e al tempo stesso viene approvato il nuovo decreto che prevede l’obbligo di mostrare i prezzi medi aggiornati ogni giorno per ogni singolo benzinaio e maggiori sanzioni per chi non rispetta le norme.
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