Si considera il rischio di meningite a Genova, nella sentenza del Tar a favore della maestra, che, proprio per effetto del parere dei giudici, può prolungare la maternità per la paura del contagio nei confronti della figlia appena nata. I componenti del Tar hanno detto che esiste un rischio di meningite infettiva nei confronti della neonata e che, nel caso della maestra, potrebbe derivare da uno stretto contatto con i bambini. Tutto è cominciato quando una maestra della scuola materna di Sestri Levante ha fatto la richiesta di prolungare il permesso di maternità per paura che, a contatto con i bambini della scuola, potesse ammalarsi di meningite e trasmettere l’infezione alla figlia appena nata.
Inizialmente la sua richiesta era rimasta insoddisfatta, ma, dopo un ricorso al Tar, i giudici hanno affermato che in molte regioni d’Italia si sono verificate morti a causa della trasmissione della meningite. Inoltre i giudici hanno specificato che molte famiglie non ricorrono al vaccino contro la meningite, sia per convinzione ideologica che per le poche risorse economiche a disposizione.
Eppure, come sottolineano gli esperti, il vaccino contro la meningite sarebbe l’unico strumento di prevenzione efficace per evitare di ritrovarsi in presenza di una vera e propria epidemia. I medici rassicurano, perché l’epidemiologia della patologia fino a questo momento rientra nelle normali situazioni che accadono anno per anno. Tuttavia il ricorso alla vaccinazione sarebbe importante.
Il Tribunale amministrativo della Liguria ha stabilito che la scuola materna di Sestri Levante non doveva opporsi alla richiesta della maestra e in ogni caso avrebbe dovuto consultare in via preventiva la Asl. Nella sentenza si parla di rischio ambientale di meningite in riferimento al diffondersi di infezione da meningococco e per le polemiche che hanno accompagnato il ricorso ai vaccini.
L’educatrice, quindi, avrebbe il diritto di aver paura di contrarre la malattia infettiva a scuola. La sentenza del Tar ha anche valore retroattivo, per cui la maestra potrebbe recuperare i permessi di cui avrebbe diritto a godere in tutto il periodo. I casi di diffusione della meningite nel nostro Paese evidentemente hanno fatto la loro parte nello spingere il Tar a decidere a favore dell’insegnante, che adesso potrà decidere se presentare una domanda risarcitoria.