Gli indicatori che riguardano il mercato residenziale italiano mettono in evidenza alcune tendenze in atto, che appaiono significative, per comprendere fino in fondo le caratteristiche della domanda e dell’offerta, secondo i dati diffusi da Casa.it. L’offerta è cresciuta del 2,5%, mentre la domanda, a livello nazionale, ha incontrato un incremento del 2,2%. Dati positivi sono sicuramente quelli del Nord, dove le abitazioni in vendita sono aumentate del 9,2% di fronte ad una domanda che vede concretizzarsi un +3,6%.
Al Centro Italia i dati sono rispettivamente del +5,5% e del +1,3%, mentre al Sud la domanda si attesta sul +1,8% e l’offerta è cresciuta dello 0,8%. Confrontando i prezzi, ci si accorge, in linea generale, che nel nostro Paese la media nazionale raggiunge un arretramento rispetto a gennaio. Tutto ciò starebbe ad indicare che si è ridotta la disponibilità di spesa delle famiglie.
Le tipologie di abitazioni
Le tipologie più richieste di abitazioni variano, a seconda di quale parte dell’Italia prendiamo come punto di riferimento. Al Nord cresce la domanda di bilocali e trilocali e si registra anche una piccola variazione in crescita per i monolocali, mentre scendono gli appartamenti che si basano su grandi metrature. Al Sud, invece, continua a rimanere inalterata la domanda di appartamenti con almeno 5 locali. Escludendo le abitazioni di nuova costruzione, la tendenza è quella che si attesta maggiormente sulla richiesta di abitazioni in buono stato rispetto alle case che sono da ristrutturare completamente.
I prezzi
Il prezzo medio richiesto al Nord per un’abitazione si aggira intorno ai 2.400 euro al metro quadro. Le due regioni più care, almeno nella parte settentrionale del nostro Paese, si confermano il Trentino e la Valle d’Aosta, con prezzi superiori ai 3.500 euro al metro quadro. Al Centro Italia siamo intorno ai 2.250 euro al metro quadro, con un record per Lazio e Toscana, con circa 3.300 euro al metro quadro. Nel Sud Italia la situazione è ancora differente, perché il prezzo medio delle abitazioni in vendita rimane sotto i 2.500 euro al metro quadro.
Situazione diversa anche se prendiamo in considerazione i prezzi di vendita offerti da chi mette l’immobile sul mercato, a seconda della città. Le uniche due città in cui si registra una percentuale positiva sono Palermo e Torino. Nel primo caso si ha un +0,19% e nel secondo un +1,4%. A Milano i prezzi calano, ma di una percentuale molto piccola pari all’1,7%, mentre un calo molto più grande c’è a Roma, dove la percentuale si attesta intorno al -8,9%.
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