Rivelate elevate dosi di mercurio nel pesce spada: il Ministero della Salute ha richiamato il lotto prodotto dalla marca spagnola Noriberica. Ecco cosa fare se avete acquistato questo prodotto ittico al supermercato.
Il Ministero ha richiamato un lotto di pesce spada del brand Noriberica, azienda spagnola che produce tranci di questa tipologia di pesce, che vengono venduti anche in Italia. Il prodotto, infatti, conterrebbe dosi di mercurio, oltre il limite consentito dalla legge. Cosa fare se avete acquistato questo prodotto al supermercato e non l’avete ancora consumato.
Pesce spada contenente dosi elevate di mercurio: il richiamo del Ministero
Pubblicato un avviso di richiamo di prodotti alimentari da parte del Ministero della Salute: si tratta ddi un lotto di tranci di pesce spada a mezzaluna surgelate, prodotte da Noriberica, marchio spagnolo, che realizza tale prodotto nell’azienda Congelados Noriberica SA, nello stabilimento di Camiño de Cebral 11, a Mos, Pontevedra.
I tranci in questione, dunque, conterrebbero mercurio in dosi più elevate, rispetto a quelle consentite dalla legge. I tranci, commercializzati in formati da 150 e 250 grammi hanno il seguente numero di lotto: P22-059-76 con data di scadenza fissata al 14/09/2023.
Cosa fare se avete acquistato il prodotto Noriberica
Qualora abbiate acquistato il pesce spada del marchio Norimberga e lo avete ancora in congelatore, il consiglio è quello di non consumarlo, bensì di riportare la confezione al punto vendita che potrà provvedere a un rimborso, in base al richiamo effettuato sul prodotto ittico dal Ministero della Salute.
Spesso i prodotti vengono richiamati dal Ministero della Salute, che vigila sulla qualità del prodotto e sugli eventuali danni o problemi che esso può arrecare al consumatore finale.
Cosa succede se si ingerisce una grande quantità di mercurio
Il metilmercurio in alte dosi, da questo prodotto ora richiamato dal Ministero, può provocare diversi problemi all’organismo umano: tra questi, ci sono debolezza muscolare, paralisi a mani e piedi, danni alla vita e all’udito.
Il pesce spada può contenere elevati dosi di metilmercurio, in quanto è un grande predatore e può assimilare diverse sostanze che sono presenti nell’ambiente nel quale vive. Pertanto, ai bambini, alle donne in età fertile, o che sono in gravidanza o in allattamento, è consigliato consumare massimo 100 grammi di pesce spada a settimana, ossia una porzione.
I pesci assorbono mercurio attraverso la catena alimentare che viene danneggiata dal mercurio che viene immesso nelle acque dalle emissioni dei combustibili fossili, secondo quanto affermano gli studiosi.