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Messi resta al Barcellona

Il 25 agosto 2020 resterà nella storia del calcio il giorno in cui Lionel Messi, il più forte giocatore al mondo, ha comunicato ufficialmente al Barcellona, la squadra in cui è arrivato da ragazzino, è cresciuto e ha vinto tutto, di voler andar via.

Una settimana dopo, 2 settembre, il padre di Leo, che oltre ad averlo generato gli fa da agente, rilascia una dichiarazione che poco spazio lascia a eventuali ripensamenti: “Difficile che Messi resti al Barcellona”.
Probabile si apra uno scontro.

Alla fine, dopo giorni davvero intensi, in cui si sono valutate tutte le piste che Lionel Messi avrebbe potuto percorrere, eccoci alla fine della telenovela. La stella dell’Argentina e del Barcellona resterà un altro anno nel club blaugrana, andando via al termine della prossima stagione.

Rapporto ricucito?

Il rapporto tra le due parti si può dunque considerare ricucito? Assolutamente no. Il padre del giocatore ha ribadito la volontà di voler andare a giocare altrove, ma la società ha comunicato di essere intenzionata a far causa a chi proverà a strapparlo via senza passare dalla clausola dei 700 milioni di euro.
In poche parole, Lionel Messi ha le mani legate, e dovrà rispettare il suo attuale contratto, che scadrà all’inizio della prossima stagione. Se Lionel onorerà il suo contratto con il Barcellona fino all’ultimo giorno, o se deciderà di non rendersi disponibile e rimanere fuori squadra sarà ancora presto per dirlo, ma una certezza c’è: salvo sorprese davvero improbabili, La Pulce trascorrerà un altro anno in Spagna, poi si vedrà. Il Manchester City di Pep Guardiola rimane alla porta, in attesa che la situazione si sviluppi.

Un fax per dirsi addio

Nonostante 20 anni di rapporto intenso con la squadra blaugrana, Messi ha deciso di far recapitare alla società la sua volontà attraverso un fax, come consente la legge spagnola, lasciando intendere di volersi avvalere della clausola del contratto che gli permette di rescindere in via unilaterale il contratto, a costo zero.

La notizia – la bomba, come viene definita sul loro portale -, è stata riportata per prima su una testata giornalistica argentina, TyC Sports, e poi, com’è naturale, rimbalzata su tutti i siti, di settore e non.

La società ha confermato alla stampa di aver effettivamente ricevuto il fax, ma ha anche chiarito che l’eventuale divorzio non sarà pacifico, vista la sua ferma volontà di trattenere il giocatore e fare in modo che termini la sua gloriosissima carriera nel club blaugrana.

Avremo modo di valutare e scoprire motivazioni, retroscena, pettegolezzi di questa decisione che vedrebbe i destini di Barcellona dividersi dalla Pulga dopo 20 anni di onorato (onoratissimo!) servizio.

La clausola del contratto tra Barcellona e Lionel Messi

Ad esempio, già la clausola contrattuale a cui Messi si appella per avallare le sue dimissioni è motivo di scontro tra le parti: Messi la fece inserire in occasione dell’ultimo rinnovo col Barcellona, e gli permette di liberarsi gratis dopo 3 anni di contratto, entro il 10 giugno e purché la società venga avvisata entro il 31 maggio.
Non avendo ricevuto comunicazioni entro quella data, il Barcellona sostiene che la clausola non sia applicabile. I legali di Messi invece sostengono che la clausola debba ottenere la stessa proroga del contratto, prolungato fino ad agosto a causa dell’emergenza Covid-19.

Quale squadra può comprare Messi?

Al momento, ciò che sta animando la stampa nazionale ed estera è il quesito: dove potrebbe andare Messi?

Partiamo facendo due conti: Messi uscirebbe dal Barcellona a parametro zero, verissimo, ma solo a far valere la famosa clausola.
Altrimenti, qualsiasi squadra interessata al miglior giocatore del mondo dovrebbe versare al Barcellona l’impressionante cifra di 700 milioni di euro. A cui bisogna aggiungere (o, nel caso in cui valesse la clausola, semplicemente considerare) l’ingaggio del giocatore, che al momento ammonta a 100 milioni di euro lordi all’anno. Senza contare che il 100% dei diritti d’immagine del giocatore appartengono a Messi stesso.

Quali squadre potrebbero permettersi un esborso del genere?

La squadra per ora più accreditata sembra essere il Man City, dove l’attaccante argentino ritroverebbe il suo maestro, Pep Guardiola, e il suo miglior amico, Sergio Aguero.

Anche il PSG, nonostante le recenti smentite, potrebbe accollarsi una spesa del genere. Messi potrebbe essere attirato con la promessa di un attacco formidabile, composto da giocatori che lui stima: certamente Neymar, probabilmente Suarez, in uscita proprio dal Barcellona.

E poi. Sappiamo che Messi è (è stato?) un sogno anche per l’Inter, sogno alimentato dalle notizie dell’estate che vedevano il padre della Pulce prendere casa a Milano, non lontano dalla sede dell’Inter, appunto.
Le notizie uscite alla fine dell’incontro tra Conte e la società di ieri 26 agosto, con la frase “investimenti oculati” fatta trapelare ovunque, sembrano però chiudere un po’ il discorso.

Silvia Ballante

Mi chiamo Silvia Ballante, e di Nanopress sono il direttore editoriale. Anzi, la direttrice: mettiamo i generi sugli i, almeno quando si tratta di ruoli professionali! Nasco per puro caso a Firenze, ma è Milano la mia città: qui mi laureo in Lettere, qui comincio a muovere i primi passi nell’editoria online, trovando in Tuttogratis la mia collocazione ideale. Ci entro dapprima come semplice redattrice – di fatto inserendo link -, poi come responsabile della redazione, anche se allora la redazione era composta da me medesima, quindi più che altro di auto-responsabilità dovrei parlare. A partire dal 2005, a Tuttogratis viene affiancata una rete di siti verticali a cui si dà il nome collettivo di Nanopress: io ne seguo da vicino la creazione e l’evoluzione. Tuttogratis e Nanopress, che insieme costituiscono l'asset Publishing di Deva Connection, sono ormai una grande realtà editoriale nativa digitale, composta da una trentina di siti, tra cui lasciatemi citare almeno Pourfemme, Stylosophy, Nanopress.it, Allaguida.

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