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Messi lascia l’Argentina dopo l’ennesima finale persa

Come Cameron che annuncia le dimissioni dopo il Brexit, Leo Messi dice basta con la nazionale argentina dopo la terza finale di fila che lo vede uscire sconfitto. Di più: c’è anche la sua macchia sul tonfo contro il Cile (ancora, peraltro) nella finale di Copa America 2016, l’edizione del centenario: la Pulce si era presa l’incarico e la responsabilità di calciare il primo rigore, che inoltre sarebbe arrivato dopo l’erroraccio di Vidal, ma il pluri-Pallone d’oro ha mandato la sfera alle stelle con un sinistro altissimo. Da qui, la dichiarazione shock a termine gara: “La mia esperienza con la seleccion è finita”. Per lui zero titoli (tituli, forse suona meglio) con l’albiceleste.

Una delusione senza fine per Messi: lo sconfinato talento argentino, che con il Barcellona ha vinto tutto ciò che poteva, e forse anche di più, si è sempre scontrato contro una moria di risultati in nazionale. Tra le lacrime, ha dichiarato: “La decisione è presa. Ho fatto di tutto per cercare di vincere qualcosa, ma non ce l’ho fatta. La mia esperienza con la Seleccion è finita“. Era stato proprio il suo l’infortunio dal dischetto nella serie di rigori per consegnare la coppa del centenario. E dire che Arturo Vidal aveva sbagliato prima di lui, ma ancora una volta vale la regola che molto spesso chi prima cade in errore poi vince. Quasi come se fosse una questione psicologica.

Ed è quel che sperano anche i milioni di tifosi di Messi, che sia proprio un tonfo soprattutto a livello temporaneo quello che ha portato alla volontà di abbandonare la camiseta albiceleste a solamente 29 anni, quando ancora ci sono tantissime manifestazioni da provare a conquistare. D’altra parte parliamo di una selezione storica, che ha vinto tanto, ma che è da 23 anni a secco. Un periodo di tempo che ha visto Messi indossare la divisa per circa la metà di questo intervallo così insopportabile.

I flop con l’Argentina sono andati di pari passo con i trionfi in blaugrana: a parte il Mondiale Under 20 nel 2005 e oro olimpico con l’Under 23 nel 2008, sono giunte le delusioni del Mondiale 2010, della Coppa America 2011, poi quella dolorosissima del Mondiale 2014 perso in finale così come la Coppa America 2015 e, appunto, la Coppa America del Centenario 2016. Ora cosa succederà? Si spera in un dietrofront a bocce ferme e a mente fredda. Che la voglia di rivalsa superi l’amarezza.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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