Durante una passeggiata aveva notato alcuni antichi documenti abbandonati vicino alla spazzatura e così, da appassionato di antichità e filatelia, si era avvicinato sperando di trovare qualche vecchio francobollo. Altro che scartoffie e valori bollati! Ciò che questo 83enne di Messina ha trovato nella spazzatura supera ogni immaginazione.
Buttati fra i sacchi dell’immondizia giacevano buoni fruttiferi emessi fra gli Anni ’30 e gli Anni ’40: un tesoro che corrisponde, in valuta attuale, a circa 1 milione e mezzo di euro. L’occhio allenato ha subito permesso a questo pensionato di capire che quegli antichi buoni da 5mila lire l’uno non erano carta straccia, ma un’occasione da non perdere.
L’anziano ora si potrà godere qualche lusso in più e, assicura, farà anche un po’ di beneficenza.
Il pensionato si è messo in contatto con due avvocati del Foro di Roma che tuteleranno i suoi interessi. I legali si occuperanno di recuperare il denaro presso Poste italiane e ministero delle Finanze. Sono questi i due istituti tenuti ad onorare in solido i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica italiana. Il 23 maggio si terrà l’udienza presso il Tribunale civile di Roma.
Chissà quanti ignari messinesi sono transitati inconsapevolmente davanti a quel tesoro considerandolo solo carta straccia!
Attualmente in Italia sono presenti ancora 10 milioni in titoli antichi tra buoni postali, libretti bancari e Bot, non riscossi e ancora riscuotibili.
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