Messina: ossa umane ritrovate da un gruppo di escursionisti

È stata una macabra scoperta quella che alcuni escursionisti hanno fatto in provincia di Messina, durante una loro passeggiata. Dei resti umani sono stati rinvenuti. Potrebbero appartenere ad una persona morta anni fa.

Mano di un cadavere
Mano di un cadavere – Nanopress.it

Sono stati ritrovati lungo il torrente Agrò. Immediatamente arrivate le Forze dell’Ordine, hanno subito iniziato ad analizzare i reperti.

Messina: macabro ritrovamento

Potrebbero appartenere ad una persona morta tanti anni fa, le ossa ritrovate da un gruppo di escursionisti a Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina. La macabra scoperta è avvenuta durante la mattinata di domenica. Gli escursionisti hanno subito avvertito ed allertato le Forze dell’ordine che, arrivate sul posto, hanno dato immediatamente l’avvio all’analisi di ciò che è stato ritrovato.

Si tratta di ossa umane, alcune delle quali ancora attaccate a dei brandelli di vestiti. Gli uomini dell’Arma dei Carabinieri ora, insieme alla Scientifica, stanno cercando di risalire all’identità della persona. Le modalità con cui i resti umani sono stati ritrovati fanno pensare che si tratti di una persona che è deceduta da diversi anni.

Tante sono le ipotesi al vaglio, la prima su tutte quella che queste siano state trafugate da qualche salma al cimitero o ai cimiteri della zona. Ma dalle prime analisi fatte verso tutti i Comuni della zona, nessuno degli uffici competenti in materia, né tantomeno i primi cittadini, hanno fatto o dato segnalazioni in merito.

I resti, ora, sono stati prelevati dai Carabinieri e, su ordine della Procura di Messina, sono stati portati al Policlinico della città per esser analizzati. Il Ris è al lavoro, invece, per cercare di capire quali siano state le cause del decesso della persona e cercare, quindi, di dare un’identità completa alla vittima, della quale non si conosce ancora neanche se era maschio o femmina.

Persona che fa escursione
Persona che fa escursione – Nanopress.it

Ossa umane rinvenute da un gruppo di escursionisti

Altra ipotesi che, al momento, non è stata scartata da chi sta indagando, è quella che tali resti potrebbero appartenere a persone che, in questi anni, sono scomparse nella zona dei dintorni al luogo del ritrovamento. Ma sono ancora tutte piste e ipotesi che devono essere scandagliate al dettaglio.

Ciò che colpisce è che, alcune di queste ossa hanno ancora attaccati vicino dei brandelli dei vestiti. Tutti elementi che saranno presi in considerazione dalla Scientifica per iniziare a dare una identità alla persona e cercare anche di capire se fosse del posto o meno.

Il ritrovamento, come dicevamo, è avvenuto nei pressi del Torrente Agro, nella contrada denominata “San Nicola”. Qui, stava per la sua escursione, questo gruppo di persone quando si sono imbattuti nel macabro ritrovamento. I resti sono in condizioni precarie, malridotti, ma questo non ha impedito loro di esser individuati e visti dalle persone che passavano di lì.

Ora i Carabinieri stanno indagando per cercare di dare un’identità alla vittima, attraverso anche una serie di ipotesi che sono al vaglio, nessuna delle quali, al momento, risulta essere esclusa. I resti umani ritrovati, come dicevamo, ora sono al Policlinico della città di Messina in attesa di esser analizzati.

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