Meteo, partiamo dal presupposto che le condizioni meteorologiche rimarranno simili per il resto di questa settimana e l’inizio della prossima, bisogna notare che non ci sono molti dettagli da aggiungere rispetto a quanto è stato già discusso nei numerosi approfondimenti quotidiani che vi abbiamo fornito.
L’unica informazione che possiamo includere riguarda le temperature, poiché è probabile che raggiungano valori record e potrebbero persino eguagliare o superare i picchi registrati all’inizio di questa settimana nel corso del prossimo fine settimana.
Meteo, alta pressione africana
L’alta pressione africana sembra persistere sul Mediterraneo e, finalmente, i modelli di previsione indicano che il cambiamento avverrà verso la fine di luglio, una data che avevamo già identificato precedentemente. Tuttavia, nel corso dei giorni, questa data era stata spostata in avanti, il che ha iniziato a far sorgere dei dubbi. Ma sembra che finalmente l’aria fresca a nord delle Alpi possa raggiungere tutte le nostre regioni.
Inizierà con le regioni settentrionali, dove nei prossimi giorni continueranno a verificarsi temporali molto intensi, per poi coinvolgere il centro-sud delle due isole principali. Probabilmente si tornerà a temperature più normali, ma considerando le anomalie termiche di questi giorni, sarà comunque un grande passo avanti.
Possibili eventi intensi
Tuttavia, bisogna fare attenzione poiché i contrasti termici potrebbero scatenare fenomeni atmosferici violenti come temporali, forti piogge, trombe d’aria e grandinate. Dovremmo tenere conto di questi fenomeni in quanto la fine del mese potrebbe essere caratterizzata da un periodo meteorologico turbolento.
Meteo prossimi giorni
Gli ultimi aggiornamenti meteorologici indicano che l’intensa ondata di caldo continuerà per un periodo prolungato. L’anticiclone africano continuerà a influenzare gran parte dell’Italia, sebbene si attenuerà temporaneamente sulle regioni settentrionali a partire da giovedì, con un ritorno di temporali. Tra domenica 23 e lunedì 24 luglio, l’alta pressione si estenderà nuovamente verso l’Europa centrale, coinvolgendo l’intero Paese e causando un ulteriore aumento delle temperature.
Previsioni meteo per domani
Fin dalle prime ore di venerdì 21 luglio, sono previsti temporali nelle zone di pianura della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia. Nel pomeriggio, l’instabilità meteorologica sarà concentrata principalmente sulle Alpi e le Prealpi, con rovesci e temporali isolati che potrebbero estendersi di nuovo verso la pianura del Nord-Est in serata e nella notte successiva anche al Nord-Ovest. Ci sarà il rischio di fenomeni intensi, tra cui nubifragi, grandine e forti raffiche di vento.
Tendenza per Sabato
Sabato 22 luglio, soprattutto al mattino, si prevede che l’attività temporalesca coinvolgerà gran parte delle regioni settentrionali, comprese le zone di pianura, per poi cessare entro sera. Potrebbero verificarsi brevi piogge anche nell’Appennino centro-settentrionale, mentre nel resto del Centro-Sud continuerà a predominare il sole. Questo periodo instabile porterà a un’ulteriore attenuazione del caldo nelle regioni settentrionali. Le temperature nel Centro-Sud e nelle Isole rimarranno molto al di sopra della media, sebbene i picchi più estremi dovrebbero attenuarsi.
Evoluzione meteo per domenica
Secondo le attuali proiezioni, domenica il tempo tornerà più stabile e soleggiato anche al Nord, con solo qualche isolato temporale limitato alle Alpi.
Per l’inizio della prossima settimana, è previsto un ulteriore aumento delle temperature anche nelle regioni settentrionali, grazie a un rinforzo dell’alta pressione nord-africana che si estenderà dalle Alpi all’Europa centrale.
L’Europa bolle con meteo estremo
L’Italia e l’Europa stanno vivendo un’ondata di caldo estremo che presenta un elemento distintivo. Secondo un’analisi condotta da Climate Central, i cambiamenti climatici causati dall’attività umana stanno rendendo questi eventi meteorologici sempre più comuni e intensi.
Le temperature massime giornaliere previste per l’ondata di caldo imminente in diversi paesi europei sono almeno tre volte più probabili a causa dell’impatto del riscaldamento globale.
È cruciale prendere in considerazione le conseguenze di questi eventi meteorologici estremi mentre affrontiamo l’attuale ondata di caldo. Guardando al futuro, questa scoperta solleva preoccupazioni profonde. Il team di Climate Central invita a rimanere aggiornati sulle ultime tendenze climatiche consultando la mappa dell’Indice globale dei cambiamenti climatici (Climate Shift Index).
Meteo, dal 14 al 17 luglio l’Europa ha vissuto giorni cruciali
Dal 14 al 17 luglio 2023, l’Europa ha sperimentato un periodo di quattro giorni di caldo estremo, con il potenziale di stabilire nuovi record. Le temperature massime giornaliere sono state da 5 a 10 gradi centigradi più alte del normale in diversi paesi europei. In particolare, la Germania ha raggiunto temperature eccezionalmente alte il 15 luglio, con picchi di almeno 14 gradi centigradi sopra la media e alcune località che hanno raggiunto i 35 gradi.
Anche in Spagna, Italia e nei Balcani, il 17 luglio sono state previste temperature massime giornaliere da 5 a 10 gradi al di sopra della norma, con il rischio di superare i 40 gradi in molte località.
Eventi casuali? No!
È fondamentale sottolineare che questi eventi non possono essere considerati casuali. L’analisi del Climate Shift Index evidenzia chiaramente l’aumento della probabilità di questi eventi estremi a causa dei cambiamenti climatici. Secondo il CSI, le temperature massime giornaliere raggiungeranno livelli pari a 3-4 durante i giorni di picco di calore in diverse regioni europee. Ciò significa che l’impatto del cambiamento climatico causato dall’uomo ha reso questi eventi di caldo estremo almeno quattro volte più probabili rispetto al passato, con un aumento ancora maggiore in Italia e in Spagna.
Mentre affrontiamo questa ondata di caldo estremo, è essenziale riconoscere la necessità di ridurre le emissioni di gas serra e prendere misure concrete per mitigare i rischi associati alle ondate di calore future. La protezione del nostro pianeta e la salvaguardia delle generazioni future richiedono un’immediata azione contro il cambiamento climatico.
Giugno 2023 il più caldo di sempre
La superficie del ghiaccio marino antartico ha raggiunto un’estensione estremamente bassa per il mese di giugno, registrando un deficit del 17% rispetto alla media storica. Nel frattempo, l’estensione del ghiaccio marino artico è stata leggermente al di sotto della media, ma ancora significativamente superiore rispetto ai valori di giugno degli ultimi otto anni. Questi dati confermano ulteriormente il fenomeno del riscaldamento globale e il cambiamento climatico in corso.
L’ultimo aggiornamento fornito dall’osservatorio europeo Copernicus ha rivelato che il mese di giugno di quest’anno è stato il più caldo mai registrato su scala globale. Con una temperatura media superiore di mezzo grado rispetto alla media del decennio 1991-2020, giugno 2023 ha stabilito un nuovo record da parte di un osservatorio meteorologico. Questa informazione è stata divulgata da Copernicus, l’agenzia creata con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della Commissione Europea.