Meteo, l’alta pressione domina in maniera quasi incontrastata su tutta la regione del Mediterraneo, stabilendo una situazione atmosferica peculiare. Tuttavia, emerge un nucleo di aria fresca che si colloca tra l’Adriatico e i Balcani, svolgendo un compito cruciale nel mitigare l’influenza del caldo subtropicale.
Questo elemento porta a condizioni termiche piacevoli in gran parte delle zone meridionali e lungo il versante Adriatico. Nel frattempo, al Nord e sul versante tirrenico, si percepisce una leggera intensificazione del calore, sebbene senza raggiungere picchi eccessivamente elevati.
Queste condizioni saranno predominanti fino almeno al 16-18 di Agosto. Successivamente, il nucleo fresco sarà gradualmente assimilato dalle correnti provenienti dall’Europa settentrionale, permettendo all’alta pressione di espandersi su tutto il territorio italiano, con un incremento ulteriore delle temperature su scala nazionale.
Pertanto, nel periodo compreso tra oggi, giornata di Ferragosto e venerdì, ci attende un’atmosfera generalmente stabile, caratterizzata da un progressivo aumento termico, soprattutto nelle zone settentrionali e sul versante tirrenico. In queste aree, le massime potrebbero toccare punte di 36-37°C.
Tuttavia, è importante fare una precisazione: non dovremo aspettarci cieli sereni in tutta Italia. Poiché la pressione anticiclonica non sarà estremamente robusta, è probabile che si sviluppino alcuni temporali nel pomeriggio e nella serata, sia lungo l’arco alpino e prealpino che lungo l’Appennino. E’ prevista la formazione di temporali localmente intensi sulle Alpi nord-occidentali, in particolare nelle regioni di Piemonte, Alta Lombardia e Valle d’Aosta, con la possibilità di estendersi occasionalmente alle pianure piemontesi.
Nel frattempo, il sole splende su gran parte del territorio italiano, grazie alla presenza diffusa di un vasto sistema di alta pressione che domina il Mediterraneo. La debole “goccia” fresca posizionata tra il Mar Adriatico e i Balcani non riesce ad innescare instabilità significative lungo la penisola. Tuttavia, il suo effetto più rilevante è il lieve calo delle temperature, principalmente nelle regioni meridionali e lungo il medio-basso Adriatico, dove si sperimentano condizioni climatiche gradevoli e in linea con le medie stagionali.
Nel frattempo, il caldo è in costante aumento nelle regioni settentrionali, lungo il versante medio-alto Tirreno e in Sardegna, a causa del rafforzamento dell’alta pressione subtropicale. Le temperature elevate e l’afa saranno in crescita nei prossimi giorni, ma si prevede che il picco massimo di calore si verifichi solo dopo il periodo di Ferragosto, tra il 16 e il 20 del mese.
Le proiezioni meteorologiche per la stagione autunnale stanno generando crescenti preoccupazioni. È emersa l’ipotesi di un periodo con impatti significativi, qualora le temperature elevate persistessero nelle prossime settimane. È importante sottolineare che la certezza di condizioni climatiche a 30 giorni è impossibile: non si può anticipare se ci attendano piogge, caldo o freddo. Queste non rappresentano previsioni a breve termine, ma piuttosto prospettive stagionali basate sull’analisi di modelli a lungo raggio.
L’estate ha portato con sé un calore intenso, causando gravi danni nelle regioni centro-meridionali, particolarmente colpite da un luglio devastante. Oltre al disagio causato da temperature elevate e siccità, incendi hanno arrecato considerevoli danni in molte parti del Sud. Sebbene agosto abbia iniziato con temperature più fresche, è importante considerare che questa situazione piacevole sarà di breve durata.
Un’anticiclone africano di natura invasiva e persistente rappresenterà una presenza costante. Questo avrà ripercussioni negative, innalzando ulteriormente le temperature delle acque superficiali del mare. Ciò potrebbe avere effetti significativi, compreso il rilascio di energia termica in forma di calore per un lungo periodo. Le acque rimarranno calde per settimane o addirittura mesi, a causa del ritmo lento di riscaldamento e raffreddamento.
Le perturbazioni previste nel Bacino del Mediterraneo, a partire da settembre, affronteranno una considerevole quantità di energia. Questo potrebbe comportare una maggiore probabilità di eventi meteorologici estremi, come alluvioni improvvise e gravi disagi localizzati. Tuttavia, la localizzazione precisa e il momento di tali fenomeni rimangono impossibili da prevedere in anticipo.
Le temperature delle acque del Mediterraneo, superando i 30 gradi in alcune aree, sono motivo di allarme. Questo fenomeno richiede attenzione a causa delle delicate implicazioni che ne derivano, specialmente considerando che il mare rilascia calore a una velocità più lenta rispetto all’aria. Questa dinamica termica può generare fenomeni meteorologici intensi, specialmente nei mesi di settembre e ottobre.
L’arrivo di perturbazioni future porterà con sé un serbatoio di energia. Anche se le precipitazioni sono meno frequenti rispetto al passato, si prevede che ottobre possa ancora portare temporali intensi e violenti. Se il mare rimane caldo, l’energia termica aumenterà, potenzialmente dando origine a temporali pericolosi nei mesi a venire.
La fine di questa situazione dipenderà dal raffreddamento delle acque superficiali e dalla loro adeguata mescolanza. Tuttavia, questo processo richiederà tempo e potrebbe prolungarsi fino a novembre.
Nella giornata di oggi, Ferragosto, il caldo sarà particolarmente intenso sulle regioni affacciate sul Mar Tirreno e sulle due Isole Maggiori. Le temperature si alzeranno sensibilmente, superando i 34-36°C durante le ore pomeridiane. In alcune città come Firenze, Siena, Roma, Viterbo e tutte quelle del medio e alto tirreno, si potranno raggiungere persino picchi di 37°C.
Bisogna anche tener conto della possibilità di temperature elevate nelle zone interne della Sardegna, dove potrebbero superare i 40-42°C.
A rendere ancora più opprimente l’aria calda ci sarà l’afa: le masse d’aria sempre più calde all’interno dell’anticiclone si caricheranno di umidità mentre si spostano dal Sahara verso l’Italia attraverso il Mar Mediterraneo. Questa condizione causerà un disagio fisico aggiuntivo.
Tuttavia, è importante sottolineare che, in questo contesto climatico, si verificheranno anche i cosiddetti “temporali di calore”. Questi acquazzoni potrebbero manifestarsi già a partire dalla giornata di Ferragosto e nei giorni successivi. Il loro sviluppo è legato ai movimenti convettivi tipici di questo periodo, che si manifestano tra il pomeriggio e la sera.
In pratica, l’aria calda e umida quando tende a sollevarsi si scontra con strati più freddi dell’atmosfera in quota. Gli effetti, di tale situazione, sono la creazione di nubi imponenti. Queste nubi cumuliformi, generate dalla risalita termica causata dal riscaldamento diurno, potrebbero portare al manifestarsi di fenomeni temporaleschi.
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