Meteo spettacolare: quante volte ci siamo chiesti come si formano i fulmini? Quali sono le condizioni affinché vi siano fulminazioni rapide, frequenti e repentine? Proviamo a spiegarlo in questo articolo.
Uno dei fenomeni meteorologici da sempre più affascinante, seppur a tratti, pauroso è quello dei fulmini. Insieme alla neve e alla grandine, senza dubbio ha in sé un fascino particolare. Dove cadono più fulmini? Che conseguenze portano?
I fulmini sono scariche elettriche estremamente potenti che si verificano tra le nuvole, o tra le nuvole e il suolo. Si formano a seguito dell’accumulo di carica elettrica all’interno delle nuvole, che può essere causato da processi come la collisione tra particelle di aria e goccioline di acqua all’interno della nuvola.
Quando la differenza di potenziale elettrica tra le regioni cariche diventa sufficientemente grande, si verifica una scarica elettrica, che si manifesta come un fulmine. Questa scarica ionizza l’aria circostante, creando un canale di plasma altamente conduttivo attraverso cui fluisce una corrente elettrica estremamente forte.
I fulmini sono incredibilmente potenti e possono essere pericolosi se si trovano nelle vicinanze. Tuttavia, allo stesso tempo, sono anche uno spettacolo mozzafiato da osservare. I fulmini possono essere pericolosi per diversi motivi. Innanzitutto, la potenza dei fulmini è estremamente elevata: possono raggiungere temperature superiori ai 30.000 gradi Celsius e generare correnti elettriche che superano i 100.000 ampere.
Questo significa che se un fulmine colpisce un oggetto o una persona, può provocare gravi danni o addirittura la morte.
Inoltre, i fulmini possono causare incendi, in quanto il calore generato dalla scarica elettrica può innescare un incendio se colpisce materiali combustibili come alberi, edifici o veicoli;
possono anche danneggiare i sistemi elettrici e di comunicazione, causando interruzioni di servizio elettrico, guasti alle apparecchiature elettroniche e problemi di connessione.
Infine, i fulmini possono rappresentare un pericolo per le attività all’aperto, come escursioni, attività sportive o lavoro in campagna, poiché possono colpire inaspettatamente e causare danni fisici.
Esistono diverse tipologie di fulmini in ambito meteorologico, ma i tre tipi principali sono i fulmini nube-suolo, i fulmini intra-nube e i fulmini nube-nube.
Esistono anche altre tipologie di fulmini meno comuni, come i fulmini a terra, che si verificano quando la scarica elettrica si propaga all’interno del suolo, e i fulmini a spruzzo, che si verificano quando una scarica elettrica si propaga dall’alto verso il basso, ma poi si divide in molte diramazioni più piccole.
Le zone del mondo che registrano il maggior numero di fulmini sono le regioni tropicali e subtropicali. In particolare, la cintura equatoriale, che si estende da circa 5 gradi a nord a circa 5 gradi a sud dell’equatore, è la zona che riceve il maggior numero di fulmini. Questa zona è caratterizzata da un clima caldo e umido, che favorisce la formazione di tempeste elettriche.
Secondo i dati del Global Lightning Network, il paese che registra il maggior numero di fulmini al mondo è il Congo, seguito da altri paesi dell’Africa centrale e occidentale, come Gabon, Nigeria, Uganda e Kenya. Anche alcune zone dell’America del Sud, come l’Amazzonia e il Venezuela, sono particolarmente soggette alle tempeste elettriche.
In primo luogo, le regioni tropicali sono caratterizzate da un clima caldo e umido, che favorisce la formazione di cumulonembi, le nuvole più alte e instabili che danno origine alle tempeste elettriche. Le temperature elevate favoriscono la formazione di correnti ascensionali, che innalzano l’aria umida verso l’alto, creando nuvole sempre più alte.
In secondo luogo, nelle regioni tropicali si verificano spesso contrasti termici tra l’aria calda e umida vicino alla superficie terrestre e l’aria più fresca e secca in quota. Questi contrasti termici favoriscono la formazione di potenti correnti ascensionali che innalzano l’aria umida e creano nuvole sempre più alte.
Infine, l’energia solare che arriva alle regioni tropicali è molto intensa, grazie alla posizione dell’equatore rispetto al Sole. Questa energia solare favorisce l’instabilità dell’atmosfera e la formazione di temporali.
Tutti questi fattori combinati creano le condizioni ideali per la formazione di tempeste elettriche e la caduta di molti fulmini nelle regioni tropicali.
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