Dopo un’estate 2015 caratterizzata dal caldo record e da picchi di umidità degni di un clima tropicale, da mercoledì 2 settembre secondo gli esperti meteo diremo definitivamente addio all’anticiclone africano che tanto ci ha fatto soffrire, soprattutto nel mese di luglio. Sono in arrivo infatti correnti fresche dall’Atlantico che, prima al Nord e poi via via nel resto della penisola, porteranno temporali e un brusco calo termico nel nostro Paese, donando un po’ di refrigerio a chi è tornato in città per riprendere le attività quotidiane, e beffando invece i 4 milioni di italiani che hanno scelto settembre come periodo di ferie estive.
Oggi martedì 1 settembre il tempo sarà ancora soleggiato in gran parte dello Stivale, con eccezione delle Alpi al confine e in Valle d’Aosta, dove si attendono i primi temporali. Il clima inizierà a rinfrescarsi dal giorno 2, quando l’aria proveniente dall’Atlantico farà abbassare le temperature sulle regioni settentrionali e parte del Centro, accompagnata da nubi e piogge su gran parte delle zone interessate. Non si tratta di un fenomeno passeggero: secondo i meteorologi il tempo peggiorerà ulteriormente tra venerdì e sabato a causa dell’arrivo di un’intensa perturbazione atlantica che porterà piogge e temporali di forte intensità su gran parte del Nord e Toscana, con pericolo di nubifragi soprattutto sulle coste occidentali.
Le temperature precipitaranno al Nord di circa 6-7 gradi, ma un clima più mite si registrerà anche al Sud, con una media compresa tra i 2 e i 4 gradi in meno. Le previsioni più a lungo termine ovviamente sono meno affidabili, ma i disagi e le forti ondate di calore che hanno caratterizzato questa estate, la più calda di sempre a detta degli esperti, dovrebbero essere ormai alle spalle. L’attenzione ora è rivolta ai possibili danni che le piogge potrebbero provocare ad un territorio provato dal dissesto idro-geologico, come hanno dato prova anche i brevi ma intensi temporali delle settimane precedenti: il governo ha promesso finalmente di intervenire per arginare un fenomeno ormai persistente nel nostro Paese, ma il tempo, in tutti i sensi, gioca a loro sfavore.