Meteo, gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli fisico-matematici confermano la persistenza di un’area di alta pressione nelle prossime giornate, con il suo centro localizzato sull’Europa centrale. Questa situazione sembra destinata a influenzare il clima in Italia durante la prima decade di settembre 2023, mantenendo condizioni atmosferiche generalmente stabili.
Nel contempo però, l’unica eccezione è rappresentata da una leggera instabilità prevista ad inizio di questa settimana che andrà a insistere principalmente nell’estremo Sud del Paese, in particolare tra la Sicilia e la Calabria, dove potrebbero verificarsi delle precipitazioni.
In particolare, domani martedì 5 settembre, il sole sarà sicuramente predominante su tutta la Penisola, con temporanei annuvolamenti nelle regioni Nord-Ovest e nelle zone estreme del Sud.
Per quanto riguarda i fenomeni, rovesci localizzati sono attesi sulla Calabria e sulla Sicilia orientale oltre che, in maniera meno diffusa ed estesa, nelle aree centrali dell’appennino orientale.
I venti saranno l’elemento più rilevante ed evidente: soffieranno, con provenienza settentrionale, con intensità anche sostenuta in adriatico e al Meridione, a causa di un vortice depressionario che andrà a localizzarsi e instaurarsi a sud della Sicilia. Di conseguenza, le temperature dovrebbero rimanere vicine alla norma, con punte più elevate più probabili nelle regioni alpine.
La fase più fresca, in ogni caso, dovrebbe attenuarsi già mercoledì con l’allontanamento verso levante ed il relativo colmamento della bassa pressione. A partire, infatti, da mercoledì 6 settembre, si prevede un aumento delle temperature in tutto il territorio italiano.
Le temperature torneranno a superare la media stagionale praticamente ovunque, con un aumento più significativo nelle regioni settentrionali. Durante la giornata, le condizioni meteorologiche dovrebbero rimanere stabili e soleggiate, ma non è esclusa la possibilità di brevi episodi di pioggia nella parte orientale della Sicilia e nelle zone montuose della Calabria.
Le temperature stanno registrando un aumento in tutto il territorio italiano, soprattutto nelle regioni settentrionali e lungo la costa tirrenica, salvo come abbia avuto modo di specificare anche poc’anzi sul versante orientale.
Questo fenomeno al rialzo termico è in linea con la presenza di un anticiclone ben posizionato nel Mediterraneo centrale. Tuttavia, questa situazione è ben distante dalle temperature estreme che abbiamo sperimentato durante i mesi di luglio e agosto, quando l’area era dominata da un ampio sistema di alta pressione nordafricano, portando a condizioni molto calde a tutte le altitudini.
Ora, invece, le temperature si mantengono in un range, seppur elevato, comunque più vicine alle medie stagionali con uno scarto positivo inferiore ai mesi centrali dell’estate.
Anche se avremo prevalentemente un anticiclone, con alcune eccezioni di giorni più instabili, non ci attendiamo un caldo eccessivo. Questa sembra essere la tendenza dalla fine della prima decade di settembre all’inizio della seconda.
Nei prossimi giorni, possiamo aspettarci un lieve aumento delle temperature, soprattutto nelle regioni settentrionali, lungo la costa del Tirreno e in Sardegna. Questo aumento è attribuibile al rinforzo dell’alta pressione nordafricana. L’effetto di questa alta pressione, sarà più evidente sull’Europa centro-occidentale piuttosto che sulla nostra penisola.
Inoltre, l’aumento delle temperature non sarà straordinario, con le massime che dovrebbero oscillare tra i 31 e i 32 gradi Celsius tra il 4 e il 7 settembre. Nelle regioni meridionali e lungo il medio-Basso Adriatico, le temperature saranno ancora più contenute, con valori compresi tra i 24 e i 29 gradi Celsius, grazie all’influsso di correnti più fresche provenienti dai Balcani.
Le previsioni mostrano che fino al 7 settembre le temperature saranno vicine alle medie stagionali nel centro-sud, e addirittura leggermente al di sotto delle medie nell’estremo sud.
Durante l’estate del 2023, abbiamo osservato notevoli oscillazioni termiche tra i mesi di Luglio e Agosto. Le condizioni meteorologiche in alcuni casi sono stati eccezionali e si sono verificate in numerose regioni.
Questa situazione non ha coinvolto soltanto l’Italia, ma anche altre nazioni dell’Europa occidentale, tra cui la Spagna e la Francia. L’elemento comune è stato un calore estremo e senza precedenti, con temperature che hanno superato i limiti storici.
Sull’Italia settentrionale, si sono registrati, molti giorni consecutivi, con valori che hanno superato i 35°, con punte massime che hanno toccato i 40°C. In particolare, in Liguria si sono manifestate temperature molto elevate. Questo record di calore ha rappresentato una significativa deviazione rispetto alle medie stagionali di questa regione.
Oltre al Nord, anche le regioni del Centro Italia hanno subito un caldo eccezionale. Alcuni territori, infatti, hanno avuto temperature che hanno raggiunto o superato i 40°C in alcuni casi. In questo contesto anche le regioni del Sud hanno vissuto un forte periodo di disagio con caldo, anticiclone africano, assenza di precipitazioni e crescenti valori di umidità.
Il 2003, o meglio l’estate del 2003, che in quel periodo sembrava incredibile per caldo e valori raggiunti, oggi possiamo dire che ha segnato un vero e proprio start. Da quel periodo un vero e proprio trend, una sorta di tendenza consolidata verso un riscaldamento estremo durante le estati.
Questo fenomeno ha preso avvio nei primi anni del 2000, precisamente nel 2003, e non mostra segni di attenuazione. Al contrario, sembra peggiorare con il passare del tempo. Chi avrebbe mai immaginato temperature superiori ai 45° in alcune delle nostre regioni e giornate così numerose oltre i 38/40° anche al Nord?
L’estate del 2023 ha stabilito nuovi record di calore in molte regioni, confermando un trend di riscaldamento globale in continuo peggioramento. Queste condizioni meteorologiche estreme enfatizzano l’importanza di affrontare con determinazione la questione del cambiamento climatico.
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