Meteo che seguita a non presentare variazioni importanti. Il promontorio nord-africano che da alcuni giorni interessa la nostra Penisola continuerà, almeno fino a giovedì, a caratterizzare e condizionare il tempo su buona parte del Mediterraneo.
In ogni caso, seppur in modo più isolato rispetto ai giorni scorsi, nelle ore più calde della giornata a ridosso dei monti, sarà possibile il manifestarsi di instabilità con conseguenti rovesci e/o temporali. Quella attuale, almeno sulla nostra Penisola, è la seconda ondata di intenso calore che durante questa estate 2023, si presenta in maniera importante.
Anche se in linea prospettica si intravede un deciso break estivo, bisogna anche dire che visto il lasso temporale non possiamo affermare, ad oggi, se vi sarà una rottura in senso lato della stessa.
Possiamo, invece, cercare e provare ad individuare un trend evolutivo, mentre è un’altra questione proporre previsioni a breve termine; ad oggi abbiamo la certezza, ad esempio, dire che nelle previsioni a breve termine (72/96h) si conferma il caldo anche intenso con valori che specie al Nord e sul versante tirrenico e sulla Sardegna, potrebbero raggiungere i 40°.
E’ necessario, proprio nell’ottica dello spazio previsionale a breve termine, ribadire che, l’attuale situazione non è affatto paragonabile a quanto accaduto nel mese di luglio. E’ vero, che ci sono margini comuni tra i due episodi (entrambi causati da una fiammata africana) ma è anche vero che l’elemento saliente, quello principale, è relativo ai massimi di pressione.
In primis abbiamo livelli barici più bassi che permettono, di tanto in tanto, di far sì che si formino addensamenti con rovesci e temporali associati e poi i massimi barici sono molto più ad ovest, rispetto alla scorsa volta.
Detto, quindi, che le previsioni a lungo termine come siamo oramai consci, hanno ampissimi margini di incertezza e di difficoltà, proviamo però a capire cosa potrebbe riservarci la fine della prossima settimana.
Avevamo preannunciato di manovre relative ad una depressione proveniente dall’Atlantico che gradualmente si avvicinerà o dovrebbe farlo alle nostre latitudini, ma dobbiamo anche considerare un diverso scenario legato all’intrusione di aria fresca di provenienza balcanica.
Questo quadro, imprevedibile fino a qualche giorno fa, sembra invece prendere maggiore importanza dopo che, inizialmente, le correnti nord-atlantiche potrebbero scavare un’area di bassa pressione sulla nostra Penisola.
Bassa pressione in probabile formazione sull’Italia centrale in lento ma progressivo scivolamento verso sud. Al seguito, arriverebbe, appunto, aria fresca balcanica.
Prima conseguenza potrebbe manifestarsi a livello termico con un deciso calo ma anche con rovesci e temporali che, localmente, sarebbero di forte intensità.
Già all’inizio della prossima settimana, vedremo un aumento dell’instabilità su gran parte delle regioni meridionali, anche se, almeno dal punto di vista delle temperature, non si avranno conseguenze significative con i valori che anche se superiori alla media, rimarranno su livelli accettabili rispetto ad uno scarto massimo positivo sull’Italia settentrionale più ampio.
Il cambiamento più rilevante sembra profilarsi nella seconda parte della prossima settimana quando, dopo tanti giorni, il promontorio africano tenderà ad attenuarsi, lasciando il fianco alle correnti da nord-ovest.
Proprio queste correnti potrebbero fare da apripista al cambiamento: precipitazioni al nord, tra il 25 e il 27 Agosto con annesso calo termico in spostamento progressivo verso tutta l’Italia.
Una situazione come quella appena descritta però, sarà necessario che trovi altre conferme. La fine del periodo caldo, specie come quello che stiamo ancora vivendo, non potrà avvenire “senza colpo ferire”. I contrasti tra masse d’aria molto differenti, come quella nord-atlantica e quella pre-esistente molto calda, genererà, per forza di cose, anche precipitazioni intense.
La fine del mese di agosto potrebbe risultare molto dinamica e quindi, caratterizzata da instabilità e un clima più fresco. Un’evoluzione però, in linea con il “calendario” meteorologico. Non vi sarebbe, in tal caso, nulla di cui stupirsi.
Intanto, concentriamoci sull’evoluzione attesa entro le prossime ore. Nei primi giorni della settimana, mentre il cuore dell’alta pressione africana andrà ad occupare anche la Francia e le regioni del settentrione Italiano.
Conseguentemente, tale movimento darà luogo ad un’intensa fiammata di calore. Nel contempo, infine, assisteremo ad un moto ascendente di questa piccola area di bassa pressione in quota che si muoverà dall’area del Mar Ionio verso le aree del tirreno, gradualmente salendo verso latitudini più elevate.
Questa spinta verso il nordovest costringerà l’alta pressione africana a indebolirsi e di conseguenza a perdere intensità.
L’ascesa così verso nord dell’Anticiclone Africano porterà alcune conseguenze. In primis quella di perdere le “radici” a causa dell’elevazione così imponente. Situazione perfetta per dare luogo probabilmente, nella seconda parte della settimana, a rovesci e temporali progressivamente più diffusi.
Altra conseguenza, nel brevissimo, sarà però quella di far aumentare ulteriormente e sensibilmente le temperature. Infatti, tra lunedì e mercoledì, ci aspettiamo valori anche prossimi ai 40° sulle aree di pianura occidentali delle regioni centrali, in Sardegna e localmente al Nord-ovest.
Nord: sulle regioni settentrionali, il cielo mostra prevalentemente diffusa stabilità con cielo sereno. Tuttavia, addensamenti sono attesi nelle ore del pomeriggio a ridosso del settore alpino.
Centro e Sardegna: sulle regioni centrali e in Sardegna, il cielo sarà sgombro da nubi, tranne per la comparsa di sottili addensamenti che si svilupperanno nel corso del giorno nelle aree appenniniche.
Sud e Sicilia: al Sud e in Sicilia, cielo sereno ovunque al mattino. A seguire incremento della copertura nuvolosa per lo più alta e stratificata. Nel pomeriggio, addensamenti con basso rischio di rovesci su Campania, Lucania e Calabria.
Condizioni Termiche: le temperature massime mostreranno una tendenza al calo nella parte occidentale della Sardegna. E’ atteso un aumento nelle regioni del centro-nord della penisola e lungo le coste della Calabria, Basilicata e della Sicilia tirrenica. Le temperature rimarranno stabili altrove.
Venti: i venti presenteranno una componente debole proveniente dal settentrione nelle regioni adriatiche centrali e meridionali, nella Puglia, nella Basilicata e nelle zone costiere ioniche della Calabria; altrove saranno deboli e variabili, con una tendenza temporanea alla prevalenza della brezza costiera durante le ore pomeridiane.
Condizioni Marine: I mari risulteranno leggermente mossi nell’Adriatico centrale e meridionale, così come nel mare Ionio centrale. Altri bacini, poco mossi.
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