Le previsioni meteo di giugno 2017 lo avevano annunciato, e il caldo record è arrivato come promesso in Italia, soprattutto al Centro-Nord, a causa dell’anticiclone africano che ha portato con sé temperature record e livelli di umidità al massimo. E secondo gli esperti tali condizioni meteo perdureranno per l’intera settimana, e i picchi che si registreranno tra venerdì e sabato saranno i giorni più caldi non solo del mese di giugno, ma presumibilmente dell’estate intera.
Oggi 15 giugno è previsto qualche temporale sui rilievi Alpini e sulle Prealpi, ma si tratta di piogge di calore, che non attenueranno ma anzi aumenteranno le temperature percepite dalla popolazione, dai 35 al Sud fino ai 38 e 39 al Centro-Nord, mentre solo da domenica 18 arriverà un po’ di tregua con una maggiore ventilazione che dovrebbe durare almeno fino a fine mese. Ma come si spiega che la settimana più calda dell’anno arrivi a giugno, quando in teoria si è ancora alle prese con gli ultimi scorci di primavera? Gli esperti di previsioni meteo spiegano che almeno fino al 2003 agiva l’anticiclone delle Azzorre che si spandeva verso l’Italia partendo da ovest, passando sull’Europa attraverso Spagna e Francia, portando un caldo secco e non umido, ma oramai il fenomeno sta diventando sempre più raro, a causa dei cambiamenti climatici, soprattutto i mutamenti dell’Oceano Pacifico che influenzano globalmente tutto il pianeta, ma per gli scienziati concorrono anche effetto serra e CO2 in costante aumento nell’atmosfera per l’inquinamento, con buona pace delle tesi e delle posizioni negazioniste di Donald Trump.
E la questione del gran caldo si riverbera purtroppo in molti settori della nostra quotidianità, a cominciare dal lavoro dei campi: gli agricoltori lanciano l’allarme siccità, con la Coldiretti che parla di un livello del Po sceso due metri e mezzo sotto lo zero idrometrico. Un problema grave, visto che dal bacino idrico del fiume italiano per antonomasia dipende circa il 35 per cento della produzione agricola nostrana, e l’assenza di piogge che ha caratterizzato tutta la stagione primaverile farà certamente sentire i propri effetti sull’intera economia nazionale. Sebbene questa di giugno 2017 sia la settimana più calda dell’anno non è comunque un record assoluto nel nostro Paese, poiché siamo ancora al di sotto delle estati più torridi degli ultimi 15 anni, quelle infernali del 2003 e del 2012. Tuttavia c’è poco da stare allegri: se è vero che le previsioni a lungo termine non sono attendibili, e dunque non sappiamo con certezza cosa ci aspetti nei mesi di luglio e agosto, i meteorologi non lasciano molti margini di rassicurazione. Questa estate 2017 sarà calda, molto calda: prepariamoci a soffrire.