Meteo, sempre più caldo: già dallo scorso fine settimana, l’alta pressione ha preso il sopravvento sulla nostra Penisola dando respiro a molte regioni, assediate da piogge, rovesci e temporali. Abbiamo assistito, in modo più o meno generalizzato, ad una fase meteorologica più stabile ad esclusione del settore alpino.
L’alta pressione si è mossa da ovest verso est e già nelle prossime ore avrà un chiaro contributo nord-africano. In termini previsionali, quindi, dobbiamo attenderci un periodo piuttosto lungo con cielo sereno o poco nuvoloso ad esclusione delle aree alpine, venti deboli ma soprattutto temperature in aumento.
Saranno proprio le temperature l’elemento principale della settimana entrante. Arriva un periodo di intenso caldo poiché già il deciso ed evidente rinforzo dell’Anticiclone nord-africano si è evidenziato nella giornata di ieri.
Le temperature aumenteranno notevolmente, raggiungendo picchi di circa 35 gradi o anche oltre. Ondata di caldo di origine africana che avrà una durata relativamente breve al nord e nell’ordine di 4-5 giorni, mentre le regioni centrali ed ancor più quelle meridionali, continueranno a sentire gli effetti della maestosa presenza anticiclonica per almeno tutto il corso della settimana.
L’improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche, con il brusco passaggio dal fresco e dai temporali al caldo africano, ha creato un vero e proprio shock climatico.
Il clima, con la sua imprevedibilità, ci mostra ancora una volta la sua capacità di sorprenderci. Ci troviamo di fronte a un’esemplificazione tangibile dei complessi meccanismi che regolano il nostro ambiente.
Mentre ci abituiamo ai rapidi cambiamenti e ci adattiamo alle nuove condizioni climatiche, ci rendiamo conto dell’importanza di monitorare attentamente il clima e di considerare le sue possibili variazioni estreme.
Questo evento meteo ci offre l’opportunità di riflettere sull’interconnessione tra le attività umane, i cambiamenti climatici e le conseguenze che essi possono avere sul nostro pianeta.
L’adattamento alle condizioni climatiche mutevoli e l’implementazione di strategie di mitigazione diventano fondamentali per affrontare le sfide che ci si presentano. Siamo chiamati a perseguire una maggiore consapevolezza e a lavorare insieme per proteggere il nostro ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
La settimana appena cominciata vede un deciso aumento di calore proveniente direttamente dalle ardenti sabbie del Sahara. La bolla d’aria estremamente calda, con radici sahariane, si prepara a prendere il controllo e a scatenare il suo potere sulla penisola italiana.
Tuttavia, il suo impatto sarà ancora più tangibile proprio a partire da oggi, quando un possente anticiclone di matrice subtropicale si espanderà nella regione sarda e successivamente si dirigerà verso il Centro-Sud.
La Sardegna, in particolare, si prepara ad affrontare l’impeto di questa ondata di calore senza precedenti. Termometri impazziti registreranno temperature che sfioreranno e supereranno i 38 gradi, creando un’atmosfera arroventata sull’isola.
Il bollettino meteorologico ci offre un quadro dettagliato delle condizioni atmosferiche che caratterizzeranno i prossimi giorni.
Nella giornata odierna, in prevalenza, durante il giorno, ci aspettiamo la formazione di nubi sul settore alpino/prealpino, che potrebbero portare locali rovesci o temporali. Nel resto del paese, invece, ci attendiamo un clima stabile e prevalentemente soleggiato, con lievi velature che potrebbero interessare la Sardegna, il centro della penisola e altre zone settentrionali.
Le temperature massime avranno un aumento generale, con un repentino incremento in Sardegna.
Martedì 20 giugno, potremmo assistere a rovesci o temporali locali dalla tarda mattinata e nel pomeriggio sulla Valle d’Aosta e le Alpi Piemontesi, con possibili brevi rovesci anche sulle zone montuose del nord-est.
Nel resto del territorio, invece, il clima sarà stabile e prevalentemente soleggiato, con solo lievi velature che interesseranno la Sardegna, il centro della penisola e in misura moderata anche il resto del nord. Le temperature continueranno a salire in modo generale.
Mercoledì 21 giugno e giovedì 22 giugno, si prevede una fenomenologia locale a evoluzione diurna sul settore alpino, concentrata principalmente mercoledì sulla Valle d’Aosta e le Alpi Piemontesi e giovedì con fenomeni più limitati a quelle zone. Nel resto d’Italia, invece, ci sarà stabilità generale, con cielo prevalentemente sereno sulle isole maggiori e il centro-sud della penisola, mentre qualche velatura più estesa potrebbe interessare il resto del nord.
In sintesi, le prossime giornate ci regaleranno una combinazione di sole e nuvole, con la possibilità di rovesci o temporali locali sulle zone montuose. Nel complesso, il clima si manterrà stabile e le temperature continueranno a salire gradualmente.
Un’onda di calore proveniente dall’anticiclone africano sta per colpire l’Italia, proprio in concomitanza con il solstizio d’estate del 21 giugno. Solstizio, per intenderci, che segna l’inizio ufficiale della stagione estiva dal punto di vista astronomico.
Il calore inizierà a farsi sentire già dalla giornata di oggi ma sarà da martedì/mercoledì che l’alta pressione africana si estenderà con maggiore forza sul bacino del Mediterraneo, portando con sé un’afflusso di aria estremamente calda e stabile che darà vita a un notevole aumento termico.
Il sole regnerà sovrano nel cielo, sebbene sulle zone alpine potremmo avere qualche nuvola passeggera accompagnata da brevi acquazzoni sulle montagne. Il periodo compreso tra il 20 e il 22 giugno sarà caratterizzato da un grande caldo su tutto il territorio italiano.
Sulle Isole Maggiori si prevedono temperature più elevate, con valori che potranno toccare i 37-39 gradi.
Altrove, invece, si raggiungeranno temperature comprese leggermente più basse rispetto a quelle della Sardegna ma comunque ampiamente sopra la media.
Dobbiamo, infatti, attenderci, tra i 33 e i 35 gradi, con i valori più alti previsti soprattutto sulle regioni tirreniche e sulla Pianura Padana.
Lungo le coste, le temperature saranno leggermente più miti, ma l’umidità renderà l’aria afosa e difficile da tollerare.
Sarà un periodo in cui dovremo sudare, e dato che veniamo da un periodo decisamente più fresco e instabile, avvertiremo ancora di più questo cambiamento climatico.
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