Meteo, dopo un mese di Aprile 2023 particolarmente ricco di pioggia e con temperature inferiori alla media, andiamo a vedere, attraverso l’emissione del bollettino di Aeronautica Militare la possibile tendenza del mese in corso.
Anche Maggio 2023 nei primi suoi giorni, è cominciato con tante piogge: una situazione conseguente alla profonda lacuna barica che sulle regioni meridionali continuava a richiamare fronti instabili con correnti fredde da nord-est.
L’atmosfera può essere caotica, il che significa che le previsioni meteorologiche che danno dettagli sull’evoluzione del tempo in singole località (previsioni di tipo classico) sono affidabili solo per pochi giorni.
Le previsioni a lungo termine rappresentano la sfida finale per la meteorologia nel campo delle previsioni operative.
Queste previsioni sono il risultato di una serie di processi che includono l’uso di potenti calcolatori elettronici.
Simulatori complessi, modelli fisico-matematici che simulano più volte il comportamento del sistema atmosfera-oceano (ensemble) e l’elaborazione di una grande quantità di dati meteo-marini. Inoltre, l’esperienza e l’interpretazione dell’uomo, in termini meteo-climatologici, giocano un ruolo altrettanto importante.
Le previsioni a lungo termine sono in grado di fornire indicazioni probabili su eventuali scostamenti di un parametro meteo rispetto ai valori medi climatologici in un determinato periodo.
Queste previsioni rappresentano le tendenze dell’andamento atmosferico atteso e forniscono informazioni generali sul clima e sulle condizioni meteorologiche previste per un’area e un periodo specifici. Possono essere utilizzate come strumento per prevedere eventi meteorologici estremi come ondate di freddo o caldo intenso o situazioni alluvionali.
Dal 8 al 14 maggio 2023, il Mediterraneo sarà interessato dal transito di un treno di perturbazioni atlantiche. Le precipitazioni saranno superiori alla norma del periodo al Nord-Est, al Centro-Sud e sulla Sicilia, mentre rimarranno in linea con la media del periodo al Nord-Ovest e sulla Sardegna.
Sulle aree interne del Centro, i valori di precipitazione potrebbero essere significativi. Le temperature saranno inferiori alla media climatologica sui settori sopramenzionati.
Dalla seconda settimana, dal 15 al 21 maggio 2023, prevarrà un flusso mite e umido da ovest. Ci sarà probabilmente variabilità, ma i quantitativi di pioggia saranno generalmente nella norma del periodo. Le temperature continueranno a rimanere al di sotto dei valori tipici per il periodo, tranne che sulla Sardegna.
Dal 22 al 28 maggio 2023, ci saranno probabilmente fasi asciutte caratterizzate da alta pressione. Le temperature risaliranno e mostreranno valori superiori alla media climatologica al Nord, sulle Isole Maggiori e nelle regioni tirreniche. Le precipitazioni saranno nella media del periodo.
Dal 29 maggio al 4 giugno 2023, c’è molta incertezza sullo scenario più probabile per questa settimana. I valori precipitativi e il campo termico mostrano un segnale debole e incerto.
In conclusione, il mese iniziato da qualche giorno sembra ricalcare la media termica e pluviometrica del periodo. Almeno fino al 17/20, non sono attese forti ondate di caldo a differenza di quanto accadde anni passati.
Le piogge, invece, non dovrebbero affatto mancare: gli afflussi prima dal nord Europa e poi prettamente occidentali potrebbero portare respiro ad alcune aree ancora assetate.
Qui di seguito sono elencate alcune delle temperature più estreme registrate negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso in alcune città italiane.
Nel 1994, a Catania, la temperatura raggiunse ben 38,5°C, contro una media mensile di 24,2°C. Il record di temperature più elevate è stato avvicinato da Palermo, che nel 1988 ha raggiunto i 38,2°C, contro una media mensile di 22°C. Nel 1994, valori molto elevati sono stati registrati anche a Bari, con 37,3°C, Trapani, con 36,3°C, e Brindisi, con 35°C.
Il valore più alto registrato al centro nel ventennio 80-90 appartiene a Pescara, con 35,4°C, risalente al maggio del 1983. La media delle temperature massime per questa città abruzzese è di 22,2°C. Altri valori anomali appartengono a Firenze, con 33,6°C registrati nel 1996 e Grosseto, con 31,2°C, appartenente al 1986.
Al nord, il valore più alto è stato registrato a Verona nel maggio del 1993, quando la città ha segnato ben 33,1°C, contro una media mensile delle temperature massime di 22,6°C. Valori elevati sono stati registrati anche a Bologna nel 1999, con 32,8°C, e a Milano, Treviso e Venezia nel 1997, con rispettivamente 32°C, 32,1°C e 32,2°C.
Per quanto riguarda il freddo, il record spetta alla città di Piacenza, che nei mesi di maggio del 1980 e del 1984 ha registrato 0°C. La media delle temperature minime per questa città è di circa 10°C. Altri valori molto bassi sono stati registrati a Torino nel 1984, con 0,4°C, e a Venezia nel 1990, con 1,1°C. Nel 1991, Milano ha registrato anche 1,2°C.
Al centro, il record per la temperatura minima più bassa spetta a Grosseto, con 0,6°C registrati nel maggio del 1982.
La media delle temperature minime di questa città è di 10,5°C. Altri valori molto bassi, sempre registrati nel 1982, appartengono a Perugia, con 1,9°C, e ad Ancona Falconara, con 2,8°C. Al sud, gli 1,4°C di Campobasso, registrati nel 1991, contro una media mensile di 10,8°C, spiccano insieme ai 2°C di Potenza e ai 4°C di Taranto, registrati nel 1987.
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