Il meteo italiano è radicalmente cambiato ad inizio della settimana. Era da giorni, infatti, che ci stavamo preparando per un periodo di caldo estremo che sembra destinato a persistere per tutta la seconda decade di luglio.
Questa ondata di caldo potrebbe essere una delle più intense dell’estate e tra le più forti degli ultimi anni. Dopo un inizio estivo piacevole, caratterizzato da turbolenze e temporali, siamo ora di fronte a un’improvvisa e forse inaspettata ondata di caldo. Le temperature stanno aumentando drasticamente in tutto il centro-sud e nelle isole principali, con valori che già oggi hanno raggiunto in alcune località i 40° se non addirittura oltre.
Non si tratta di una previsione allarmistica, ma di un’analisi accurata basata su simulazioni dei modelli matematici e su rilevazioni fatte da stazioni meteorologiche a norma.
C’è un reale rischio che le temperature raggiungano livelli eccezionali, addirittura eguagliando o superando i record precedenti di calore. Nel sud Italia, potremmo avvicinarci a temperature straordinarie di 44-45°C tra il 12 e il 15 luglio.
Un’ondata di caldo notevolissima che già da oggi ha fatto sentire i propri effetti. Le aree più a rischio sono quelle interne a bassa quota, dove la forte pressione, l’assenza di brezze marine e la compressione adiabatica possono far salire facilmente le temperature. Puglia, Sicilia, Sardegna, Calabria e Basilicata saranno particolarmente colpite da questo caldo eccezionale.
È importante sottolineare che, anche se le temperature sulle coste saranno leggermente più basse, saranno comunque influenzate da alti livelli di umidità. L’evaporazione costante del mare porterà a un progressivo aumento dell’umidità nell’aria che si accumulerà nei giorni successivi. Ciò renderà il caldo molto soffocante e insopportabile, sia di giorno che di notte, lungo le coste e nelle pianure.
Anche di notte farà caldo, soprattutto in Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Le temperature notturne potrebbero non scendere al di sotto dei 27-28°C. Questa ondata di calore sarà intensa e insopportabile.
Tutti questi fattori contribuiranno a rendere questa ondata di calore particolarmente intensa e difficile da sopportare. Per un significativo cambiamento meteorologico, potrebbe essere necessario aspettare fino alla terza decade di luglio.
Il nostro Paese, sta affrontando un’ondata di calore estremo che potrebbe durare per tutta la seconda decade di luglio. Le temperature potrebbero superare i 40°C, con picchi di 45°C nel sud Italia e nelle isole maggiori.
Mercoledì 12 luglio, al mattino si prevede un cielo molto nuvoloso lungo l’arco alpino e sulla pianura lombarda, mentre altrove il cielo sarà sereno o poco nuvoloso. Le precipitazioni, sotto forma di rovesci o temporali, si esauriranno rapidamente sulle aree pianeggianti lombarde, dove le nuvole tenderanno a diradarsi, ma persisteranno sulle Alpi e le Prealpi.
Nel tardo pomeriggio, i fenomeni si estenderanno anche alle aree pedemontane di Piemonte, Lombardia e Veneto. Invece, per l’intera giornata, si prevede un ampio soleggiamento e poche nuvole sull’Emilia-Romagna e la Liguria.
Sulle regioni del Sud e in Sicilia, si prevede una giornata di sole ovunque.
Le temperature minime saranno in aumento in Trentino-Alto Adige, regioni adriatiche centrali, meridionali, Basilicata, Calabria e Sardegna, mentre saranno generalmente stabili nel resto d’Italia.
Le massime aumenteranno in Sardegna, Calabria, Basilicata occidentale, Puglia, Molise, Abruzzo e Marche, ma diminuiranno al nord, in Toscana, nell’Umbria meridionale e nel Lazio settentrionale, senza variazioni significative nel resto del territorio.
I venti saranno deboli o localmente moderati da sud nel centro-sud, sulle coste adriatiche settentrionali e liguri. Saranno deboli da ovest sulla pianura padana e deboli e variabili altrove, con brezze lungo le coste.
Per quanto riguarda i mari, lo Ionio, lo stretto di Sicilia orientale e il Tirreno meridionale parte est saranno poco mossi, mentre gli altri bacini saranno da poco mossi a mossi.
Domani, giovedì 13 luglio, il tempo peggiorerà su tutto il nord con possibili piogge e isolati temporali, localmente anche intensi sulla pianura lombarda e veneta.
Le regioni centrali avranno un cielo velato, mentre il resto d’Italia godrà di un ampio soleggiamento. Dalla sera, si attenueranno i fenomeni con ampie schiarite.
Venerdì 14 luglio, il cielo sarà sereno o poco nuvoloso al centro-sud, sulle isole maggiori e sulla pianura padana. Ci potranno essere alcuni annuvolamenti locali sulle aree montuose settentrionali, associati a brevi rovesci e isolati temporali nelle ore più calde.
Sabato 15 luglio e domenica 16 luglio saranno caratterizzati da tempo stabile e soleggiato durante entrambe le giornate, con la formazione di nuvole durante le ore più calde vicino alle montagne settentrionali, accompagnate da isolati temporali che si esauriranno nel pomeriggio.
Sembra che ci sia ancora da affrontare la peggiore fase del caldo, con le temperature che potrebbero salire ulteriormente nel corso del prossimo fine settimana, raggiungendo livelli preoccupanti a diverse altitudini. Ad esempio, a 1500 metri di quota in varie regioni d’Italia si potrebbero registrare punte di 30 °C. Ciò significa che a livello del mare o in zone con particolari microclimi, le massime potrebbero addirittura superare i 45 °C. Pertanto, anche se il picco del caldo non è ancora stato raggiunto, possiamo dire che siamo sull’orlo di questa prima ondata di caldo africana che sta per colpirci.
Infatti, nelle prime fasi di questa settimana, i termometri potrebbero raggiungere punte di 45 °C tra le due isole maggiori e il sud Italia. Anche altrove non sarà da meno, con punte di circa 40 °C in diverse città italiane.
Questi sono valori estremamente elevati, resi ancora più insopportabili dall’aumento dell’umidità, che renderà l’ondata di calore opprimente.
Possiamo sicuramente definire luglio come un mese compromesso sia dal punto di vista delle temperature che dal punto di vista dei fenomeni meteorologici estremi. Infatti, considerando che le temperature più elevate devono ancora arrivare, dobbiamo anche metterci in guardia su ciò che potrebbe accadere nell’ultima settimana del mese. Alcuni modelli matematici indicano l’ingresso di aria fresca di origine oceanica, che potrebbe portare a contrasti termici pericolosi se confermata. In quel caso, potrebbero verificarsi fenomeni molto intensi, come temporali violenti con nubifragi e grandinate molto pesanti.
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