Meteo, nel corso della giornata di ieri le condizioni meteorologiche sono progressivamente peggiorate con precipitazioni più intense nelle regioni del Centro-Nord, insieme alla Campania e alla Sardegna. Nel settentrione del paese, continuerà il clima perturbato, manifestandosi con piogge di notevole intensità, accompagnate da nubifragi e grandinate.
Nei territori della Valle d’Aosta, la quota neve scenderà fino a circa 2000 metri di altitudine. Nel corso delle successive ore, l’instabilità atmosferica raggiungerà anche la Calabria tirrenica e la Puglia, portando con sé una brusca diminuzione delle temperature, con possibili abbassamenti fino a -10°.
L’onda di calore che si è protratta cesserà completamente a partire dalla giornata odierna, quando un clima incerto e mutevole prenderà il sopravvento. Questo nuovo scenario sarà caratterizzato da episodi di piogge e temporali che attraverseranno l’intero territorio della penisola.
Le temperature subiranno un ulteriore decremento, influenzando sia le massime che le minime. Questo fenomeno conferma che l’alta pressione di origine africana si sta allontanando progressivamente dal territorio nazionale. Nel frattempo, nel corso della giornata di mercoledì 30 agosto, è prevista l’arrivo di una quinta perturbazione meteorologica per questo mese. Le aree maggiormente colpite saranno il Levante Ligure, il Nord-Est, alcune zone della Lombardia, insieme a Toscana, Umbria e Marche.
Abbiamo già osservato, dal pomeriggio di Sabato, un evidente e marcato calo della temperatura su alcuni settore delle regioni del Nord. In particolare i fenomeni temporaleschi, accompagnati da correnti decisamente fresche, in qualche hanno fatto diminuire le temperature anche nell’ordine di 15 gradi. Ma la domanda che molti si pongono è se si riusciranno ad avere nuovamente condizioni di tempo stabile. Certamente, disponiamo ancora di un margine di tempo per apprezzare delle giornate soleggiate e calde.
L’atteso mutamento climatico, però, non passerà inosservato. Anzi, si prevede che avrà un impatto di notevole rilevanza, portando con sé un repentino abbassamento delle temperature e rovesci intensi.
Date le intense variazioni termiche presenti sia sulla terraferma che nei mari, aumenta significativamente il rischio di eventi meteorologici estremi. Quando si accumula tale quantità di energia termica disponibile, diventa probabile lo sviluppo di maestosi cumulonembi, in grado di interrompere bruscamente il periodo di calura.
Tali fenomeni si sono, come ci racconta la cronaca delle ultime 24-36h, manifestati già. Il rischio e lo ribadiamo da molto, è che tal situazioni possano riproporsi a cadenza più o meno sistematica provocando da una parte un deciso aumento della fenomenologia in questione e, dall’altra, danni sempre più elevati.
Il centro depressionario (vortice ciclonico) della perturbazione rimarrà quasi immobile nei pressi del Mar Ligure alimentando, quindi, della continua instabilità. Darà origine a un altro giorno caratterizzato da condizioni spesso instabili, specialmente nella regione Nordest, nelle aree centrali e lungo le coste meridionali del Tirreno.
Ci si aspettano rovesci e alcuni temporali, che in alcune zone potrebbero ancora essere piuttosto intensi. Tuttavia, queste manifestazioni tenderanno gradualmente a diminuire di intensità nel corso delle ore.
Nel frattempo, nel Nordovest si prevedono schiarite, mentre in Sardegna e nelle regioni adriatiche meridionali e ioniche ci si aspetta un clima variabile senza eventi meteorologici significativi.
Le temperature subiranno un ulteriore calo in gran parte d’Italia, con l’eccezione del Nordovest dove si prevede un inizio di recupero delle temperature massime.
Nelle recenti 24 ore, si è verificata una diminuzione di alcuni gradi nelle temperature registrate al Nord, e fino a questa sera si prevede un ulteriore e marcato calo termico che coinvolgerà praticamente l’intero territorio nazionale, da settentrione a meridione.
La massa d’aria calda di origine sub-sahariana sta gradualmente perdendo la sua forza a causa dell’influenza di un vortice ciclonico proveniente dal Nord Europa, ed entro questa sera avrà abbandonato anche i territori e le aree più meridionali del nostro Paese.
Nella giornata di domani, mercoledì 30 agosto 2023, avremo un porterà un considerevole mutamento nelle condizioni atmosferiche che coinvolgerà l’intera estensione geografica dell’Italia peninsulare. Dal punto di vista previsionale, infatti, avremo episodi isolati di precipitazioni sotto forma di rovesci e temporali, focalizzati principalmente nelle regioni centrali e settentrionali del Paese.
Un’eccezione a questo scenario sarà costituita dalle due isole maggiori, dove invece si potrà godere di una maggiore stabilità atmosferica, con un predominio di soleggiamento. Tuttavia, è importante sottolineare che sono previsti temporali serali sulla parte occidentale della Sicilia, che potranno influenzare la situazione meteo locale.
Guardando a giovedì, il 31 agosto 2023, e venerdì, l’1 settembre 2023, si profilano due giornate con peculiarità meteorologiche distinte. Giovedì, si prevedono piogge localizzate, isolate e sporadiche che coinvolgeranno diverse aree, tra cui il Centro-Sud, comprese le isole maggiori, e le regioni orientali del Nord. In questo contesto, non è da escludere la possibilità di temporali che potrebbero manifestarsi in particolar modo in Sicilia.
Per quanto riguarda venerdì, le condizioni climatiche si orienteranno verso una situazione diversa. È previsto che si verifichino piogge occasionali o brevi rovesci nelle regioni centrali e meridionali adriatiche. Nel complesso, tuttavia, il resto del Paese sperimenta un cielo prevalentemente sereno, con la presenza di poche nuvole.
Da venerdì, invero, si aprirà una nuova fase con l’aumento dei valori barici prima sulle regioni del Nord e poi su quelle del centro tirrenico: un chiaro segnale di una stabilizzazione delle condizioni atmosferiche con il ritorno di belle giornate, venti relativamente deboli e temperature che guadagneranno alcuni gradi nei valori massimi, mentre rimarranno piuttosto fresche in quelli minimi.
A tutti gli effetti, quindi, saremo nella fase di alta pressione settembrina, piacevole quanto basta ma lontana dall’afa opprimente dei giorni scorsi.
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