Meteo ancora compromesso anche nel weekend. L’ennesima circolazione depressionaria tenderà a stazionare sulle regioni meridionali e da lì, richiamare diffusa instabilità con precipitazioni che sia sabato che domenica saranno particolarmente estese su vaste aree del centro e del sud.
È interessante notare che verso la fine di questa settimana, più precisamente giovedì, si formerà un nuovo ciclone nel Nord Africa, seguendo un percorso simile a quello del ciclone attuale che sta interessando l’Italia. Questo nuovo motore depressionario si dirigerà verso la Sicilia, attraversando il Mar Tirreno e raggiungendo infine la Penisola Italiana. Di conseguenza, si verificheranno nuove precipitazioni anche a tratti consistenti su vaste aree del Paese.
Dopo il passaggio del ciclone mediterraneo che tra lunedì e martedì ha dato luogo ad un severo peggioramento delle condizioni meteorologiche con piogge e nubifragi specie in Emilia-Romagna e Campania, abbiamo assistito a della residua instabilità.
Tuttavia, siamo in procinto di vivere una nuova fase di tempo perturbato e di temperature in calo nei valori diurni. Valori che, in molti casi, si porteranno al di sotto della media stagionale.
E’ indubbio che il mese che stiamo vivendo e che ci proietta verso il trimestre estivo sia stato e lo sia ancora molto perturbato con una molteplicità di perturbazioni che hanno fatto rotta verso l’Italia.
Ma nel corso degli anni abbiamo avuto e registrato più di una volta mesi così instabili e piovosi. In particolare maggio 2008 è stato uno dei mesi di maggio più piovosi nella storia recente dell’Italia. Durante quel periodo, molte regioni del paese hanno sperimentato un’elevata quantità di precipitazioni, che hanno portato a numerose inondazioni e problemi legati al maltempo.
Le regioni più colpite dalle piogge intense sono state principalmente quelle del Nord Italia, come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Le città di Venezia e Mantova, ad esempio, hanno subito gravi allagamenti a causa dell’aumento del livello dei fiumi e dei canali.
Le forti piogge hanno causato anche frane e smottamenti del terreno in alcune zone montuose, come nelle Alpi e negli Appennini. Le conseguenti inondazioni hanno provocato danni alle infrastrutture, alle abitazioni e alle coltivazioni agricole.
In generale, le precipitazioni abbondanti di maggio 2008 hanno avuto un impatto significativo sull’economia e sulle attività quotidiane delle persone in molte parti d’Italia. È stata una situazione di emergenza che ha richiesto interventi di soccorso e di protezione civile per affrontare gli effetti delle piogge torrenziali.
Maggio anche nel recente passato è stato molto più freddo del mese attuale.
Maggio 2019 è stato caratterizzato da un clima insolitamente freddo in molte parti dell’Italia. Le temperature sono state al di sotto delle medie stagionali, soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali. Ciò ha comportato un ritardo nella transizione verso temperature più miti tipiche della primavera.
Durante quel mese, si sono verificate diverse nevicate, specialmente in montagna e nelle zone ad alta quota. In alcune località di montagna, la neve ha superato le quote usuali per quel periodo dell’anno. Ciò ha influenzato le attività agricole, turistiche e di trasporto.
Inoltre, ci sono state frequenti precipitazioni e una maggiore instabilità atmosferica. Queste condizioni meteorologiche hanno avuto un impatto sulla vita quotidiana, sulle colture agricole e sulle attività all’aperto.
Per la giornata di domani, venerdì 19 maggio, si prevede un’ulteriore fase di piogge per le regioni del Nord-Ovest, in particolare per il Piemonte. A partire dalle ore serali però, anche la Sardegna e la Toscana potrebbero essere interessate da qualche rovescio. Dopo il periodo di temperature più basse degli ultimi giorni, i valori torneranno ad aumentare e si avvicineranno alla media stagionale. Si prevede che i venti soffieranno forti, provenienti da Scirocco, nel Canale di Sicilia.
Per quanto riguarda il weekend, ci si aspetta un’andamento meteorologico caratterizzato da una significativa variabilità. Secondo lo scenario attualmente più probabile, le precipitazioni dovrebbero interessare in modo più continuo il Piemonte e la Sardegna. Ci si attende anche rovesci diffusi nelle zone interne del Centro, sulla Calabria e in Sicilia.
Le temperature, dopo il temporaneo ma effimero aumento nella giornata di domani, torneranno a diminuire specie sul versante adriatico, su quello ionico e sulle regioni meridionali oltre che sulle die Isole Maggiori.
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