Meteo dalle caratteristiche invernali: nelle prossime 24-36h, sulle regioni del versante adriatico centro-meridionale, correnti fredde che seguono il fronte perturbato, daranno luogo ad un sensibile calo termico e al ritorno di brevi nevicate a quote collinari.
Si tratterà, tuttavia, di una parentesi di maltempo perchè l’alta pressione è pronta nuovamente a riprendersi lo scenario da protagonista nella giornata di mercoledì. Ma non si tratterà di una stabilizzazione definitiva perchè l’Italia continuerà ad essere soggetta a correnti fredde orientali.
Già da questa mattina le regioni settentrionali hanno sperimentato un forte calo della temperatura. Nelle prossime ore la perturbazione sospinta da intensi venti di provenienza settentrionali raggiungerà le regioni del centro ed in serata il Sud.
Il nucleo più freddo, però, sarà quello che nel corso della notte interesserà il medio adriatico e, in tale contesto, non sono attesi solo temporali sulle costa di Marche, Abruzzo e Molise, ma anche rovesci diffusi e nevicate in Appennino (orientale) generalmente dai 500 agli 800 metri. Una quota neve, particolarmente bassa, rispetto a quella consona per il periodo.
Il passaggio freddo, un vero e proprio break invernale seppur limitato, sarà veloce e rapido. La pressione aumenterà nuovamente da ovest dove ci attendiamo un miglioramento che interesserà a metà settimana buona parte della Penisola.
Tuttavia, questa situazione, potrebbero essere meno duratura: nel prossimo weekend l’elevazione verso nord dell’alta pressione, darebbe luogo ad un nuovo impulso freddo, instabile e mediamente depressionario sull’Italia centro-meridionale.
Gli episodi di neve in primavera in Italia accadono con frequenza quasi annuale.
Uno degli episodi più noti di neve in primavera in Italia è quello che si è verificato nell’aprile del 1985, quando una forte nevicata ha colpito gran parte delle regioni settentrionali del Paese, causando numerosi disagi e danni.
Un altro episodio di neve in primavera è stato quello del marzo 2018, quando una perturbazione fredda ha portato neve fino in pianura in alcune zone del Nord Italia, causando chiusure di strade e problemi alla circolazione.
In generale, gli episodi di neve in primavera in Italia sono legati a perturbazioni fredde che si spostano dalle regioni nordiche del continente e che possono causare precipitazioni nevose anche a quote relativamente basse.
Uno degli episodi di neve in primavera più noti nella storia è quello che si è verificato nel 1816, noto come “l’anno senza estate“. Durante quel periodo, una forte eruzione vulcanica in Indonesia aveva rilasciato grandi quantità di cenere nell’atmosfera, causando una riduzione della temperatura globale e nevicate improvvise e inattese in molte parti del mondo, compresa l’Europa e l’America del Nord.
Negli Stati Uniti, la neve in primavera può essere piuttosto comune in alcune parti del paese, soprattutto nelle regioni settentrionali. Nel 1997, una tempesta di neve in primavera, nota come “la tempesta del secolo”, ha colpito gran parte della costa est degli Stati Uniti, causando grandi quantità di neve e gravi disagi.
Anche in Canada, la neve in primavera è un evento abbastanza comune, soprattutto nelle regioni settentrionali. Nel 2017, una forte tempesta di neve in primavera ha colpito la provincia di Ontario, causando chiusure di strade e disagi per i viaggiatori.
In alcune regioni dell’Asia, come il Tibet e l’Himalaya, la neve in primavera è un evento frequente, soprattutto nelle aree montuose. In Europa, la neve in primavera può verificarsi in alcune zone montuose, come le Alpi o i Pirenei, ma è un evento piuttosto raro.
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