Pioggia, grandine, neve e temperature in picchiata: sarebbero le tipiche previsioni per i mesi di gennaio o febbraio, ed invece saranno gli elementi caratterizzanti del meteo per il ponte del 25 aprile secondo le rilevazioni degli esperti. Chi si è goduto le belle giornate di sole e il caldo quasi estivo di questa prima metà di aprile, deve rassegnarsi ad un’amara sorpresa, visto che l’alta pressione abbandonerà la penisola facendo precipitare le temperature e portando maltempo soprattutto al Centro-Nord.
Gli esperti meteo infatti affermano che l’anticiclone africano tornerà a soffiare verso sud, mentre quello delle Azzorre salirà verso il Regno Unito, lasciando l’Italia esposta a correnti fredde provenienti dalla Russia: il risultato sarà maltempo diffuso che inizierà a farsi sentire dalle giornate di giovedì 21 e venerdì 22 aprile, con l’arrivo di qualche pioggia o breve temporale al Nord. Nei giorni successivi l’aria fredda di matrice russa si farà sentire con tutta la sua forza nelle zone alpine, innescando una bassa pressione che poterà ad un deciso peggioramento del meteo al Centro-Nord, e non si escludono forti temporali e qualche grandinata ad accompagnare un deciso calo delle temperature. Tornerà anche la neve sulle Alpi, a quote relativamente basse per il periodo. Un breve assaggio di inverno fuori programma che connota ulteriormente la bizzarria di questa primavera in cui si alternano fenomeni estremi, in un senso o in un altro, che ben poco hanno a che fare con le medie del periodo.
La variabilità delle tendenze non permette ancora una precisione esatta della localizzazione dei fenomeni, ma stando alle ultime rilevazioni, le aree in cui si dovrebbero maggiormente addensare le nubi e le correnti fredde sarebbero in particolare in particolare Nordest e versanti tirrenici per le giornate di sabato e domenica, mentre non si esclude un’estensione per la giornata di lunedì 25 aprile anche più a Sud e lungo le coste adriatiche. Le previsioni a più lungo termine suggeriscono infine una prosecuzione dell’instabilità, con rannuvolamenti alternati a improvvise schiarite, fino ai primi di maggio, quando potrebbe invece ripresentarsi l’alta pressione di origine africana.