Le condizioni meteo negli ultimi giorni hanno risentito diffusamente del peggioramento che interessando prima le regioni centrali e poi quelle meridionali, ci hanno fatto vivere un nuovo break invernale. Ma che una stagione possa essere più fredda del periodo, deve essere considerata nella sua totalità.
Almeno per tutta la settimana di Pasqua avremo ancora freddo e locali precipitazioni. Ma questa configurazione meteorologica, non è nuova, specie per le regioni centro-adriatiche.
La primavera, specie sul bacino del Mediterraneo è generalmente caratterizzata da temperature più miti e dal risveglio della natura, ma ci sono stati alcuni anni in cui le temperature sono state particolarmente basse.
In particolare, alcuni episodi, hanno segnato in modo rilevante la storia climatica della nostra Penisola.
Nel marzo del 2010 una grande ed intensa nevicata, tra le più forti della primavera, fece la propria comparsa su buona parte delle regioni centro-settentrionali ed anche sulla Capitale. Notevolissimi i disagi e le interruzioni nella circolazione stradale e ferroviaria.
Un’altra nevicata significativa si è verificata nel marzo del 2018, quando molte parti dell’Italia, compresa Roma, sono state colpite da forti nevicate e gelate.
La grande neve che ha colpito l’Italia nel marzo del 2010 è stata una delle più significative degli ultimi decenni. La nevicata ha interessato una vasta area del centro-nord Italia, tra cui la Toscana, l’Umbria, il Lazio, le Marche, l’Abruzzo e l’Emilia-Romagna. Anche la città di Roma è stata colpita dalla neve, cosa che non accadeva da molti anni.
La neve ha causato forti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, con numerosi incidenti e chiusure di strade e autostrade. Molte scuole e uffici pubblici sono rimasti chiusi per giorni, causando notevoli problemi alla vita quotidiana dei cittadini.
Le conseguenze della neve sono state pesanti anche per l’economia, con danni alla produzione agricola e rallentamenti nel settore dei trasporti e del commercio.
Nonostante tutto ciò, la nevicata del marzo 2010 ha regalato anche immagini spettacolari, con monumenti storici e paesaggi naturali coperti dalla neve, creando un’atmosfera surreale e magica.
Uno degli episodi più significativi di neve in aprile sul versante adriatico si è verificato nel 1985, quando una forte perturbazione ha interessato gran parte dell’Italia centrale e orientale, portando neve anche in pianura e sulla costa adriatica. In particolare, la città di Ancona e le zone limitrofe sono state colpite da nevicate abbondanti che hanno creato disagi e interruzioni nella circolazione stradale e ferroviaria.
Altri episodi di neve in aprile sul versante adriatico sono stati registrati anche in tempi più recenti, ad esempio nel 2017 e nel 2018, quando alcune zone della costa adriatica e dell’Appennino centrale sono state colpite da nevicate non eccezionali ma comunque abbastanza significative per la stagione.
Alcuni anni, a differenza di quelli citati, hanno invece mostrato il lato “peggiore” con clima estivo già ad inizio mese.
Fatta la doverosa premessa che in generale, il clima e le temperature variano da anno in anno e possono essere influenzati da molteplici fattori come l’influenza delle correnti oceaniche, la copertura nuvolosa, le precipitazioni, le variazioni dell’irraggiamento solare e le attività umane che causano l’aumento delle emissioni di gas serra, possiamo, scovando negli archivi evidenziare alcuni anni davvero da record.
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