Meteo, caldo e afa in aumento. Il Promontorio africano che da inizio settimana ha preso nuovamente possesso di buona parte del Mediterraneo, non solo non mollerà la presa ma, seppur in parte, si intensificherà. Questa situazione darà luogo ad un periodo stabile dove non mancheranno isolati addensamenti e rovesci sui monti, a temperature molto al di sopra della media ma soprattutto ad una crescente sensazione di afa sulle nostre regioni.
Afa che, con il trascorrere dei giorni, si farà sentire sempre di più specie sulle aree costiere prima e su quelle di pianura dopo. Le temperature meno estreme le ritroveremo sulla costa dove, la brezza, farà in pieno il proprio “lavoro”. Ma sarà la stessa brezza che, con il passare delle ore, a contribuire ad un’ascesa significativa dell’umidità e di conseguenza del caldo afoso.
Meteo, lungo periodo stabile e anticiclonico
Fin dall’inizio, nel corso dei nostri scorsi articoli, avevamo preannunciato che questo periodo di caldo proveniente dall’Africa, non avrebbe di certo raggiunto i record folli del mese di luglio.
Tuttavia, più volte era stato ribadito che i valori attesi sarebbero stati comunque molto elevati per il periodo e localmente anche prossimi ai 40°. Oggi, dopo le ultime analisi modellistiche non possiamo che confermare questa ipotesi.
Nelle ultime 48 ore, il clima si è nuovamente fatto opprimente in molte parti del Paese, in particolare al Nord, in Sardegna e in varie zone centrali. Anche se si sono verificati temporali di calore nelle ore pomeridiane, soprattutto nell’area alpina e su alcuni tratti della dorsale appenninica centrale, l’anticiclone africano ha continuato a dominare la scesa e lo farà almeno per altri 10 giorni.
Meteo, analisi della situazione
Dopo un periodo trascorso con temperature anche al di sotto di quelle tipiche per il periodo con valori minimi che non di rado nelle conche interne sono arrivati a toccare anche i 4-5 gradi (specie tra Abruzzo, Lazio e Molise), siamo ritornati ad un target oramai classico, ossia quello anticiclonico di matrice africano.
Il promontorio africano sarà accompagnato da una massa d’aria decisamente molto calda che dall’entroterra africano si spingerà a nord.
Il target dell’ondata di caldo
Detto più volte che risulterà ed è già risultata meno intensa rispetto ai valori folli dell’evento vissuto nel mese di luglio, cambierà anche il target con obiettivo principale le regioni tirreniche, la Sardegna ma soprattutto il Nord Italia.
Proprio in queste aree, infatti, le temperature raggiungeranno livelli più elevati e il caldo sarà particolarmente opprimente, anche a causa dei livelli di umidità frequentemente alti.
Il Sud Italia e l’Anticiclone Africano
Differentemente da quanto accaduto in precedenza il meridione, ha avuto si un deciso aumento delle temperature ma senza eccessi. Lo scarto medio positivo rispetto a quelle consuete è stato elevato ma molto più contenuto rispetto a quelle del Nord.
La tendenza è verso un ulteriore rialzo anche su Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Lucania, Calabria e Sicilia che vedranno crescere i valori, specie diurni, di 3-5 gradi entro dopodomani (sabato).
Intensità del caldo
Aumenterà ulteriormente, nel weekend in arrivo, il caldo con valori fino a 37-38 gradi nelle aree di pianura della Toscana e del settentrione, specie in Val Padana. Ma, localmente, questi valori potranno anche essere raggiunti e superati in Sardegna.
Meglio al Sud, con massime attese tra 32 e 33 gradi seppur come preannunciato, tendenti ad aumentare.
Se volessimo fare un paragone rispetto al grande caldo di luglio, delle differenze sullo schema barico ci sono e sono importanti. A luglio, ad esempio, i massimi erano posizionati proprio sul basso Tirreno e sulle regioni meridionali, con venti di libeccio che alimentavano un’intensa ondata di calore.
Oggi, la situazione è leggermente differente: i massimi di pressione sono posizionati più ad ovest e spinti più a nord facendo quindi sentire le proprie conseguenze ed i propri effetti anche e in special modo al Nord.
Meteo, quanto durerà
Riguardo alla durata di questa fase di caldo, è possibile affermare che persisterà almeno fino al 24-25 del mese in corso.
Sono attesi su buona parte della penisola cieli sereni o poco nuvolosi ma a ridosso delle aree montuose non sono da escludere di tanto in tanto addensamenti accompagnati da precipitazioni. Fenomeni che frequentemente, saranno a carattere di rovescio o temporale.
Spiragli di cambiamento
Quando le condizioni meteo non presentano per un lungo periodo variazioni, siamo soliti andare a cercare qualche elemento che possa individuare o comunque segnare una variazione rilevante. In tale contesto, quindi, sarà necessario aspettare un periodo considerevole prima di vedere la fine di questa fase di caldo, poiché sembra che l’anticiclone africano potrebbe perdurare fino agli ultimi giorni di agosto.
Nel frattempo, il caldo si intensificherà progressivamente e il culmine delle temperature elevate inizierà a manifestarsi tra domani (venerdì) e domenica.
Sarà l’Atlantico a mettere fine al caldo?
Nel caso in cui questa ipotesi venisse confermata, potrebbero formarsi le condizioni per l’arrivo di correnti d’aria più fresche e instabili. In tale ottica sarebbero interessate prima i settori dell’Europa Centro-Occidentale e poi l’influenza si estenderebbe alla nostra Penisola. Questo avrebbe l’effetto di debole affievolimento dell’anticiclone africano, costringendolo a ritirarsi verso latitudini inferiori.
Temporali a smorzare il caldo
Potrebbe verificarsi una serie di temporali, scatenati da una o più perturbazioni atlantiche, prima nelle regioni settentrionali e successivamente nelle zone centrali del paese.
È chiaro che potrebbero verificarsi fenomeni potenzialmente intensi. Una situazione derivante dall’energia accumulata a causa del caldo che si è accumulato in precedenza, prima di scontrarsi con le correnti fresche provenienti dall’Atlantico.
Questa è una tendenza che al momento è ancora lontana e richiede conferme. Alla fine di agosto, potrebbe quindi presentarsi una situazione simile a quella dell’inizio del mese, con instabilità e un clima più fresco. Tuttavia, resta da determinare l’entità di questo cambiamento meteo che, stando a qualche clusters modellistico, potrebbe trovare conferma nel corso dei prossimi giorni.