Meteo, dopo molte settimane all’insegna del tempo instabile con precipitazioni frequenti anche a carattere temporalesco, la svolta estiva sembra essere dietro l’angolo. Un promontorio anticiclonico africano, si estenderà verso nord tra la giornata di domenica e quella di martedì 20.
Questa nuova disposizione barica porterà, come primo effetto, quello di un miglioramento rapidissimo delle condizioni meteorologiche con tempo più stabile e più soleggiato. Nel contempo, però, aumenterà anche la temperatura raggiungendo valori superiori alla media del periodo dopo alcuni mesi.
Spesso sentiamo parlare dell’anticiclone africano, ma cos’è esattamente? L’anticiclone africano, noto anche come alta pressione africana o anticiclone subtropicale, è un fenomeno meteorologico che si verifica quando un’area di alta pressione atmosferica si sviluppa sulla regione del Nord Africa e si estende verso l’Europa meridionale, compresa l’Italia.
Questo fenomeno è tipico dei mesi estivi, quando l’intenso riscaldamento solare sul continente africano crea una vasta massa d’aria calda e secca che si sposta verso nord.
L’anticiclone africano può influenzare le condizioni meteorologiche sull’Italia in diversi modi. Di solito porta un clima caldo e secco, con temperature elevate e un’assenza di precipitazioni significative.
L’aria calda e secca proveniente dal deserto del Sahara può portare a temperature estreme, con punte di calore e ondate di caldo che possono durare per diversi giorni o settimane. In queste situazioni, l’indice di calore può raggiungere valori molto elevati, creando condizioni sfavorevoli per la salute e l’ambiente.
L’anticiclone africano può anche provocare l’aumento dell’inquinamento atmosferico, in quanto le particelle di polvere del deserto del Sahara possono essere trasportate dalle correnti d’aria e raggiungere l’Italia. Questo fenomeno è noto come “polvere sahariana” e può causare nebbie secche e ridurre la visibilità.
L’anticiclone africano in Italia può avere diverse conseguenze sul clima e sull’ambiente.
Venerdì 16 giugno 2023, l’Italia sarà interessata da condizioni meteorologiche variegate. Le regioni ioniche continueranno ad essere coinvolte da un moderato maltempo, con la presenza di rovesci o temporali sparsi in estensione a partire dal tardo mattino e nel corso del primo pomeriggio. Questo disturbo atmosferico si estenderà anche al resto del Sud, Lazio ed Abruzzo, ma si attenuerà gradualmente durante la serata.
Nel resto del Paese, invece, cielo sereno o poco nuvoloso caratterizzeranno la giornata. Le regioni settentrionali, centrali e parte del nord-ovest godranno di un bel tempo soleggiato, senza l’arrivo di precipitazioni significative
Sabato 17 giugno, avremo fenomeni ancora più sporadici e occasionali, ma questa volta saranno circoscritti alle affascinanti zone montuose tra Veneto e Friuli. Nel resto del Paese, invece, il sole avrà decisamente la meglio.
La tendenza a lungo termine per la settimana che ci porterà al solstizio d’estate, atteso il mercoledì 21, ci mostra un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica sull’area mediterranea.
Questa previsione, basata sui modelli attuali a nostra disposizione, conferma una svolta significativa rispetto a quanto abbiamo osservato e vissuto fino ad ora. A partire dal lunedì 19, sembra che l’anticiclone nord-africano possa fare la sua comparsa, portando con sé una lingua d’aria rovente e innescando così la prima ondata di calore della stagione.
Con l’avvento di questa nuova fase, stiamo assistendo alla fine del lungo periodo instabile e piovoso che ci ha accompagnato fin dall’inizio di maggio. Al suo posto, ci prepariamo ad affrontare una fase estremamente calda, con il termometro che potrebbe superare i 35 gradi già all’inizio della terza decade di giugno, in tutto il Centro-Sud dell’Italia. È importante sottolineare che queste sono previsioni che richiedono ulteriori conferme nei prossimi giorni, ma non possiamo escludere la possibilità che questa ondata di calore sia lunga e intensa.
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