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Meteo

Spiragli d’estate: si prepara l’anticiclone africano

Meteo, dopo molte settimane all’insegna del tempo instabile con precipitazioni frequenti anche a carattere temporalesco, la svolta estiva sembra essere dietro l’angolo. Un promontorio anticiclonico africano, si estenderà verso nord tra la giornata di domenica e quella di martedì 20.

Anticiclone Africano – nanopress.it

Questa nuova disposizione barica porterà, come primo effetto, quello di un miglioramento rapidissimo delle condizioni meteorologiche con tempo più stabile e più soleggiato. Nel contempo, però, aumenterà anche la temperatura raggiungendo valori superiori alla media del periodo dopo alcuni mesi.

Meteo, anticiclone africano

Spesso sentiamo parlare dell’anticiclone africano, ma cos’è esattamente? L’anticiclone africano, noto anche come alta pressione africana o anticiclone subtropicale, è un fenomeno meteorologico che si verifica quando un’area di alta pressione atmosferica si sviluppa sulla regione del Nord Africa e si estende verso l’Europa meridionale, compresa l’Italia.

Anticiclone africano – Nanopress.it

Questo fenomeno è tipico dei mesi estivi, quando l’intenso riscaldamento solare sul continente africano crea una vasta massa d’aria calda e secca che si sposta verso nord.

Anticiclone africano e condizioni meteo in Italia

L’anticiclone africano può influenzare le condizioni meteorologiche sull’Italia in diversi modi. Di solito porta un clima caldo e secco, con temperature elevate e un’assenza di precipitazioni significative.

Caldo sempre più intenso – Nanopress.it

L’aria calda e secca proveniente dal deserto del Sahara può portare a temperature estreme, con punte di calore e ondate di caldo che possono durare per diversi giorni o settimane. In queste situazioni, l’indice di calore può raggiungere valori molto elevati, creando condizioni sfavorevoli per la salute e l’ambiente.

Caldo si, ma anche inquinamento

L’anticiclone africano può anche provocare l’aumento dell’inquinamento atmosferico, in quanto le particelle di polvere del deserto del Sahara possono essere trasportate dalle correnti d’aria e raggiungere l’Italia. Questo fenomeno è noto come “polvere sahariana” e può causare nebbie secche e ridurre la visibilità.

Conseguenze generali

L’anticiclone africano in Italia può avere diverse conseguenze sul clima e sull’ambiente.

  • Caldo estremo: l’anticiclone africano porta generalmente un’onda di caldo intenso sull’Italia. Le temperature possono raggiungere valori elevati, spesso superando i 30°C e in alcuni casi persino i 40°C. Queste ondate di caldo possono durare per diversi giorni o settimane, creando condizioni di disagio e aumentando il rischio per la salute delle persone, in particolare per i gruppi vulnerabili come gli anziani e i bambini.
Ascesa termica – Nanopress.it
  • Scarsità di piogge: l’alta pressione associata all’anticiclone africano tende a bloccare i sistemi frontali e le perturbazioni atmosferiche che portano le piogge. Di conseguenza, durante la presenza di questo fenomeno, l’Italia può sperimentare un periodo prolungato di siccità o una diminuzione delle precipitazioni. Questo può avere un impatto negativo sull’agricoltura, la disponibilità di acqua (seppur non nel nostro caso dopo le precipitazioni piuttosto estese nei mesi di primavera), e la gestione delle risorse idriche.
  • Polvere sahariana: l’anticiclone africano può trasportare la cosiddetta “polvere sahariana” verso l’Italia. Le particelle di sabbia e polvere sollevate dal deserto del Sahara possono essere trasportate dalle correnti d’aria e portate fino al nostro paese. Questa polvere può causare nebbie secche e ridurre la visibilità. Inoltre, la polvere sahariana può contenere allergeni e sostanze irritanti per le vie respiratorie, causando problemi per le persone con malattie respiratorie preesistenti.
Polvere sahariana – Nanopress.it
  • Aumento dell’inquinamento atmosferico: l’aria stagnante e le condizioni di bassa ventilazione possono contribuire all’aumento dell’inquinamento atmosferico. Le emissioni da attività industriali, traffico veicolare e attività domestiche possono accumularsi, causando un peggioramento della qualità dell’aria. Ciò può avere un impatto negativo sulla salute delle persone e sull’ambiente.

Il meteo di domani

Venerdì 16 giugno 2023, l’Italia sarà interessata da condizioni meteorologiche variegate. Le regioni ioniche continueranno ad essere coinvolte da un moderato maltempo, con la presenza di rovesci o temporali sparsi in estensione a partire dal tardo mattino e nel corso del primo pomeriggio. Questo disturbo atmosferico si estenderà anche al resto del Sud, Lazio ed Abruzzo, ma si attenuerà gradualmente durante la serata.

Precipitazioni attese – Nanopress.it

Nel resto del Paese, invece, cielo sereno o poco nuvoloso caratterizzeranno la giornata. Le regioni settentrionali, centrali e parte del nord-ovest godranno di un bel tempo soleggiato, senza l’arrivo di precipitazioni significative

Previsioni sabato e domenica

Sabato 17 giugno, avremo fenomeni ancora più sporadici e occasionali, ma questa volta saranno circoscritti alle affascinanti zone montuose tra Veneto e Friuli. Nel resto del Paese, invece, il sole avrà decisamente la meglio.

Meteo, ondata di caldo importante

La tendenza a lungo termine per la settimana che ci porterà al solstizio d’estate, atteso il mercoledì 21, ci mostra un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica sull’area mediterranea.

Caldo fino a 36 gradi – Nanopress.it

Questa previsione, basata sui modelli attuali a nostra disposizione, conferma una svolta significativa rispetto a quanto abbiamo osservato e vissuto fino ad ora. A partire dal lunedì 19, sembra che l’anticiclone nord-africano possa fare la sua comparsa, portando con sé una lingua d’aria rovente e innescando così la prima ondata di calore della stagione.

Fine del periodo di piogge

Con l’avvento di questa nuova fase, stiamo assistendo alla fine del lungo periodo instabile e piovoso che ci ha accompagnato fin dall’inizio di maggio. Al suo posto, ci prepariamo ad affrontare una fase estremamente calda, con il termometro che potrebbe superare i 35 gradi già all’inizio della terza decade di giugno, in tutto il Centro-Sud dell’Italia. È importante sottolineare che queste sono previsioni che richiedono ulteriori conferme nei prossimi giorni, ma non possiamo escludere la possibilità che questa ondata di calore sia lunga e intensa.

 

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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