Meteo ancora burrascoso in questo inizio di settimana. Tra oggi e domani un profondo minimo di bassa pressione darà luogo a diffuso maltempo, venti intensi e precipitazioni diffuse.
Risolto il problema della siccità? Per ora senza dubbio i fenomeni tra aprile e maggio hanno notevolmente aiutato a risolvere parzialmente la situazione. Tuttavia, la quantità eccessiva di pioggia concentrata in un breve periodo di tempo potrebbe causare una serie di problemi come alluvioni, smottamenti, allagamenti, frane e interruzioni nell’agricoltura, soprattutto in questo momento dell’anno.
Una settimana che comincerà con un progressivo peggioramento. Già da oggi, infatti, si verificheranno condizioni meteorologiche instabili sulle regioni meridionali, a causa dell’arrivo di una circolazione di bassa pressione nei pressi della Sicilia, che si estenderà anche su Lazio e Abruzzo.
Al contrario, al Centro-Nord, ci saranno condizioni meteorologiche più stabili, con un aumento delle temperature.
Nella giornata di domani, 16 maggio 2023, ci sarà un’approfondimento della circolazione di bassa pressione nel Mediterraneo, con un forte aumento dei venti in gran parte dell’Italia e piogge probabili su gran parte del Paese.
Fenomenologia che in alcune aree come il medio e alto versante adriatico e la Campania potrebbero assumere carattere di intensità molto molto forte.
Il Mar Tirreno sarà la sede della formazione di un profondo vortice depressionario. Sono numerosi i modelli fisico-matematici che evidenziano, infatti, un rilevante centro di bassa pressione che tra oggi e domani, non solo andrà a formazione sul basso Tirreno ma che, in quella sede, tenderà ulteriormente ad approfondirsi evolvendo in ciclone.
Correnti freschi di provenienza nord-atlantica muovono rapidamente verso il nord Africa dando luogo ad una bassa pressione formata tra l’Algeria e la Tunisia di rinvigorirsi e muoversi verso nord, ossia a largo delle coste della Campania.
Allo stato attuale, i dati di natura “numerica” dei modelli indicano che proprio dal pomeriggio odierno si potrebbero perdere rapidamente molti hp, facendo sì che una normale area di bassa pressione possa trasformarsi in qualcosa di particolarmente profondo, insomma in un vero e proprio ciclone.
Quando le depressione risalgono verso Nord, gli effetti sul territorio italiano sono sempre piuttosto estesi e diffusi.
Avremo, quindi, possibilità di fenomenologia localmente molto intensa: sarà soprattutto da monitorare l’area della Sardegna orientale vaste zone del versante adriatico, le aree ioniche ed infine le regioni nord-orientali.
Specifica attenzione merita l’Emilia-Romagna: qui, dopo le intensissime piogge dei giorni scorsi avremo ancora piogge, nubifragi e locali temporali.
Per oggi sono attesi forti temporali accompagnati da piogge intense localizzate in Sicilia.
Questi fenomeni meteorologici si estenderanno rapidamente a Campania, Lazio, Molise e Abruzzo. Entro sera, il maltempo raggiungerà anche le regioni del nord.
Domani altra giornata molto brutta, con maltempo diffuso su gran parte del territorio italiano.
È elevato il rischio di forti piogge forti in alcune regioni come Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino. Ci sono previsti accumuli di pioggia superiori ai 150 millimetri in sole 24 ore nella regione dell’Emilia. Il maltempo si diffonderà anche sul medio-basso Tirreno e nella regione nord-ovest.
Le basse pressioni africane si formano a causa di un complesso insieme di fattori che coinvolgono la temperatura, l’umidità e il movimento dell’aria nella regione.
In particolare, l’instabilità atmosferica dovuta a forti dislivelli termici tra la superficie terrestre e le alte quote, l’elevata umidità dell’aria, la presenza di vortici ciclonici, la convergenza di correnti d’aria calda e fredda e la presenza di fattori orografici (come le catene montuose) possono contribuire alla formazione di basse pressioni africane.
Inoltre, il riscaldamento solare dell’aria sulla superficie del Sahara. Anche questo può contribuire a creare zone di bassa pressione atmosferica che, se si combinano con i fattori sopra citati, possono portare alla formazione di tempeste e precipitazioni intense sulla regione e anche su aree più distanti, come l’Italia.
Le basse pressioni africane che si muovono verso l’Italia possono portare piogge intense in diverse regioni, a seconda del loro percorso e delle condizioni meteorologiche locali.
In genere, le zone più colpite sono quelle che si affacciano sul Mar Tirreno. Tra questi, la Sardegna, la Liguria, la Toscana e la Campania, ma anche le regioni del nord-est.
Proprio su queste aree va posta massima attenzione e, nel caso di specie, su l’Emilia Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
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