Meteo, l’attuale presenza dell’anticiclone africano sta influenzando l’intero Paese con una forte stabilità atmosferica e soprattutto con temperature molto elevate, forse addirittura troppo alte. Stiamo assistendo a temperature record in questi giorni, con valori insoliti per il nostro Paese. Tuttavia, ci concentreremo principalmente su come si presenterà il fine settimana.
Nelle prossime 24/48 ore, l’alta pressione africana inizierà a mostrare segni di indebolimento, a partire dalle regioni settentrionali. Ciò porterà qualche disturbo e una leggera diminuzione delle temperature. Man mano che ci avviciniamo al weekend, l’alta pressione continuerà a cedere terreno al Nord, ma non sono previsti fenomeni significativi nel Centro. Al contrario, nel Nord Italia, soprattutto sabato, si verificheranno temporali, alcuni dei quali potranno essere anche di forte intensità.
A metà settimana, il caldo persisterà, ma l’Anticiclone Africano si indebolirà leggermente al Nord. Tra oggi e domani, infatti, correnti atlantiche provenienti dal nord-ovest inizieranno a scalfire l’alta pressione sulle regioni settentrionali.
Va sottolineato che non ci aspettiamo un crollo completo dell’Anticiclone, ma piuttosto un suo parziale ridimensionamento, sufficiente comunque a generare temporali anche intensi. Riguardo alle temperature, si prevede un leggero calo, soprattutto tra giovedì e venerdì, ma il caldo rimarrà ancora abbastanza intenso, persino afoso in Pianura Padana. Le temperature più elevate saranno riscontrate in Emilia Romagna, dove potremo raggiungere punte di 35-36 gradi.
Come anticipato, si verificheranno temporali di forte intensità, a causa dei contrasti termici tra l’aria calda preesistente e l’aria relativamente più fresca in arrivo. Secondo gli ultimi aggiornamenti, i primi fenomeni potrebbero manifestarsi già oggi, principalmente nella regione del Triveneto, soprattutto nelle ultime ore del giorno.
Giovedì e venerdì l’instabilità dovrebbe aumentare, con piogge e temporali più diffusi che inizieranno nelle aree montuose e si estenderanno verso le pianure nel tardo pomeriggio e la sera. È difficile, se non impossibile al momento, prevedere con precisione l’area di localizzazione di questi fenomeni, che solitamente colpiscono in modo sparso.
Le zone più a rischio saranno le Alpi, le Prealpi e, localmente, i settori settentrionali della Valle Padana. È importante prestare attenzione, poiché i temporali potrebbero essere violenti, con un elevato rischio di grandine, forti raffiche di vento e piogge intense. Le temperature diminuiranno leggermente, anche se in misura minore nel Centro.
Domenica, l’alta pressione cercherà di riprendersi il controllo, riportando il sole al Nord e facendo salire leggermente le temperature, soprattutto al Centro e al Nord. Sarà quindi una domenica piuttosto gradevole per tutti, nonostante continuerà a fare molto caldo al Sud. Come previsto nei giorni scorsi, l’Anticiclone Africano si è rafforzato sul bacino del Mediterraneo, portando un ulteriore aumento delle temperature su tutta la penisola, con valori molto elevati, anche oltre i 40°C, soprattutto nel Centro-Sud.
Prevedere le condizioni meteorologiche per le stagioni future è un compito impegnativo che richiede l’uso di strumenti scientifici basati su dati e modelli climatici. Analizzando le proiezioni di diversi centri di calcolo internazionali e i pattern climatici, possiamo ottenere indicazioni preziose sul comportamento futuro dell’atmosfera nell’emisfero Nord. È importante notare che le temperature estreme che stiamo vivendo in estate potrebbero avere un impatto significativo sull’autunno.
Se le ondate di calore africano dovessero persistere anche ad agosto, come è stato il caso a luglio, dovremmo prepararci all’arrivo delle prime perturbazioni atlantiche o delle prime masse d’aria fresca a settembre. Un Mediterraneo surriscaldato potrebbe generare contrasti termici intensi, che a loro volta potrebbero portare a fenomeni atmosferici molto intensi, se non addirittura violenti. Questo potrebbe aumentare la probabilità di formazione dei cicloni mediterranei, simili agli uragani atlantici, che richiedono particolare attenzione a causa delle loro capacità di generare precipitazioni eccezionalmente abbondanti.
Speriamo che le condizioni climatiche si modifichino, evitando ripetute ondate di calore all’inizio dell’autunno. In caso contrario, potremmo trovarci di fronte a situazioni meteorologiche estreme. L’eccessivo calore del Mediterraneo fornirebbe alle perturbazioni una grande quantità di energia, come abbiamo già sperimentato negli ultimi anni, tralasciando l’arido autunno del 2022. In questa prospettiva, le piogge potrebbero essere molto più intense del normale.
Nonostante le sfide, effettuare previsioni per la stagione autunnale non è impossibile. Tuttavia, è importante sottolineare che queste previsioni richiedono una costante conferma e aggiornamenti basati sui dati più recenti.
Mercoledì 19 luglio 2023, le condizioni meteorologiche nel nord dell’Italia mostrano un cielo sereno o poco nuvoloso in Emilia-Romagna, Liguria e sulle coste adriatiche. Tuttavia, nelle altre regioni settentrionali si osserverà un cielo irregolarmente nuvoloso. Le precipitazioni, sotto forma di rovesci o temporali, saranno presenti principalmente nella parte nord-ovest del Paese, coinvolgendo il Piemonte settentrionale e la Lombardia, per poi estendersi alle zone alpine e prealpine. Nel corso della serata, è possibile che tali fenomeni si estendano anche alla pianura del Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Nel centro e in Sardegna, il tempo sarà stabile e soleggiato in tutte le aree così come al sud dell’Italia e in Sicilia, il cielo si presenterà sereno, con al massimo qualche innocuo annuvolamento sulle zone montuose durante le ore più calde della giornata.
Per quanto riguarda le temperature, si prevede un aumento delle minime nelle Marche, nell’Abruzzo e nelle Alpi, mentre si osserverà una lieve diminuzione nelle aree interne della Sicilia. Nel resto del Paese, le temperature rimarranno generalmente stabili. Le massime, invece, saranno leggermente più basse lungo l’arco alpino, nella Sardegna settentrionale, nel Lazio, nella Campania settentrionale e in Sicilia, mentre si manterranno stazionarie nelle altre regioni italiane.
I venti saranno deboli, ma si prevede una tendenza a ruotare da sud e a rinforzare in Liguria, Emilia-Romagna e sulle restanti coste adriatiche settentrionali a partire dalla sera.
Per quanto riguarda il mare, sarà mosso nel basso Adriatico, nello Ionio e nello stretto di Sicilia, ma con un moto ondoso in attenuazione. Gli altri bacini marini saranno poco mossi.
Passando a giovedì 20 luglio 2023, nel nord-est, in Lombardia e nelle altre aree alpine, il cielo si presenterà irregolarmente nuvoloso, con precipitazioni a carattere di rovescio o temporale, che localmente potranno essere di forte intensità. Nel centro-sud e sulle isole maggiori, invece, il tempo sarà stabile e soleggiato.
Venerdì 21 luglio 2023, si osserverà una nuvolosità irregolare, talvolta intensa, al settentrione, con piogge e temporali, anche di forte intensità, sulla pianura padana. Nel resto del Paese, il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso, ad eccezione di alcuni annuvolamenti locali nelle zone adiacenti all’Appennino, dove potrebbero verificarsi isolati temporali nel pomeriggio.
Sabato 22 e domenica 23 luglio 2023, il maltempo persisterà al nord con precipitazioni diffuse e localmente intense.
Nel resto del Paese, il tempo sarà soleggiato, anche se si potrebbero verificare temporali nelle zone appenniniche, attenuandosi nel pomeriggio. Domenica, si osserverà un miglioramento delle condizioni meteorologiche al nord, con un cielo sereno o poco nuvoloso. Nel resto del Paese, transiteranno nubi medie-alte, ma in prevalenza il cielo sarà sereno.
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