Le ladre rom nella metropolitana di Milano colpiscono ancora. Avevano agito come al solito: accerchiando il malcapitato e strappandogli poi la borsa. In questo caso il borsello, visto che la vittima del furto della ‘gang delle mamme’ milanesi è un uomo, un designer presente nel capoluogo per il Salone del Mobile. Nove donne incinte più una ragazzina, tutte rom, avevano preso di mira l’uomo, un cinese. Dentro la metropolitana. Fortunatamente, le ladruncole sono state bloccate dalla polizia a Buonarroti, una delle fermate della metropolitana linea rossa di Milano.
Erano circa le 10.40 di mattina quando il gruppo è entrato in azione: tutte tra i 21 e i 39 anni, più una ragazzina di 13, hanno accerchiato il designer cinese di 52 anni mentre stava per scendere dal vagone; una delle rom gli ha strappato il borsello con dentro il portafogli, passandolo poi alle complici, in modo da confondere la vittima. Al furto, però, hanno assistito pure agenti di polizia in borghese, che hanno arrestato la donna che aveva materialmente sfilato il portafogli: una 26enne bosniaca, con numerosi precedenti penali e incinta di qualche mese. Sono state identificate tutte le altre e indagate a piede libero, tranne la minore che non è imputabile per ragioni d’età.
Il gruppo era composto da sette bosniache, provenienti da diversi campi rom della zona; una 29enne e una 28enne del campo nomadi del Cimitero Maggiore di Milano, una 25enne e una 36enne ufficialmente residenti nel campo rom di Baranzate, una 31enne in via di Valle Antrona, una 34enne residente a Milano e una 39enne residente a Guidonia. Con loro anche una croata di 21 anni, residente in via Bolla. E poi la ragazzina. Nel borsello del professionista cinese c’era una modesta somma di denaro. La polizia gli ha prontamente restituito il borsello.
Parlavamo all’inizio di ‘gang delle mamme’, così soprannominate perché non è la prima volta che entrano in azione. Le ladre rom sono molto attive nella grande città sotterranea che è la metropolitana di Milano. Un giudice, nel luglio del 2015, ne condannò cinque, vietando loro di vivere e dimorare in città che fossero dotate di linee della metro. A distanza di meno di due anni, però, altre sono entrate in azione. Potenzialmente, sono moltissime quelle in grado di rubare, con la stessa tecnica.
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