Bocciatura senza appello. A Roma si vive male per colpa di servizi pubblici pessimi. E l’ultimo anno è stato peggiore dei precedenti. Lo dicono gli stessi romani. Tra i servizi pubblici peggiori ci sono proprio i trasporti.
E’ stato da poco diffuso il rapporto annuale redatto dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale. Il nome breve di questo ente è: Agenzia Roma. Si tratta di un’indagine molto capillare e articolata sul grado di soddisfazione (o insoddisfazione) espresso dai cittadini romani per i servizi pubblici dipendenti dall’amministrazione comunale. Dalla raccolta rifiuti alla pulizia stradale, dall’acquedotto all’illuminazione, dai servizi sociali a quelli culturali. E i trasporti pubblici locali.
Un corposo documento di 46 pagine, lungo ma molto interessante, dice in sintesi che la gente ne ha piene le scatole di avere servizi così mediocri, per i quali pagano un mucchio di tasse salate. Del resto un segnale fortissimo e plateale del disgusto dei romani per gli amministratori degli ultimi anni si è già visto alle ultime elezioni comunali, dove metà degli elettori ha rinunciato a votare e l’altra metà ha seppellito il partito che per ultimo ha detenuto il potere.
Concentriamoci sull’aspetto che più ci interessa, quello dei trasporti. Prima d’illustrare i propri dati, Agenzia Roma evidenzia l’esistenza di altre indagini importanti sulla qualità della vita. Tra queste, quella effettuata dalla Commissione europea, sulla qualità della vita delle principali città continentali. Ebbene, Roma è risultata in generale penultima tra le 28 capitali dell’UE e al al 76° posto sulle 83 città maggiori. Ma sul solo trasporto pubblico va ancora peggio. Roma è la peggiore capitale europea e la penultima fra le grandi città.
Potrebbe bastare anche questo. Ma andiamo nel dettaglio sul cosa ne pensano i cittadini romani dei propri trasporti locali. Il campione è decisamente significativo: 2.000 interviste telefoniche compiute tra il 1° giugno e il 26 luglio 2016, su 44.000 contatti necessari. Il campione è formato da cittadini residenti a Roma di età superiore ai 15 anni, rappresentativo di tutte le fasce d’età (15-29 anni, 30-64 e oltre 65), di quattro classi differenti di titolo di studio e sei classi di condizione lavorativa. Il campione inoltre è stato equamente suddiviso tra le 5 macro aree geografiche della città, 400 interviste per zona. Per ogni servizio pubblico, la domanda era: “Quanto è soddisfatto?”, a cui seguiva un voto da 1 a 10. Le classiche pagelle.
Autobus e tram sono stati stroncati dai cittadini: voto medio 4,5. La metropolitana si prende un 5,5; si salvano solo i taxi col 6,7. Per la cronaca, autobus e tram sono al terzultimo posto in assoluto. Peggio ci sono solo la pulizia strade (3,3) e la raccolta rifiuti (4,2). Bus e tram sono tra i peggiori anche nel giudizio dei soli utenti abituali, cioè quelli che li conoscono meglio.
L’aspetto più grave, quello che maggiormente determina la bocciatura, è l’insieme di qualità ed efficiacia del servizio: essenzialmente, puntualità, affidabilità, affollamento e pulizia. Gli utenti abituali che ritengono critica la qualità vedono anche qui bus e tram come il peggiore fra tutti i servizi (69% d’insoddisfazione), sempre dopo pulizia strade (76%) e raccolta rifiuti (66%) che sono un disastro assoluto. Poi ci sono i parchi (56); la metropolitana viene subito dopo (46%).
Fra le maggiori priorità d’intervento richieste dagli intervistati c’è proprio quella di autobus e tram, al terzo posto dopo le ovvie pulizia strade e raccolta rifiuti. Subito dopo vegono illuminazione stradale e metropolitana.
Queste sono le cose che chiedono i romani. Sarebbe ora che chi ha chiesto e ottenuto il potere di risolvere i problemi cominci a farlo.
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