Sembrerebbe che i familiari di Michael Jackson, morto il 25 giugno del 2009 a causa di una intossicazione acuta da un farmaco, siano quasi decisi a vendere all’etichetta discografica Sony, una parte dei loro diritti stimati tra 800-900 milioni di dollari.
Secondo la classica di Forbes 2022 dei “ricchi dalla tomba” il re del pop si troverebbe al sesto posto; alla sua morte aveva accumulato un patrimonio di 500 milioni di dollari.
La vendita del catalogo di Michael Jackson
Secondo le indiscrezioni rilevate da Variety, una nota rivista settimanale di intrattenimento, gli eredi di Michael Jackson, sarebbero in trattativa con la Sony per cedergli il 50% dei loro diritti. Un affare tra gli 800 e i 900 milioni di dollari.
Oltre ai testi delle canzoni e la musica, i diritti comprenderebbero anche lo show di Broadway intitolato “MJ: The Musical” e il film biografico “Michael” in uscita nelle sale prossimamente. Una trattativa ancora in corso ma se dovesse andare a buon fine si tratterebbe, per la prima volta nella storia di un guinness nel settore delle vendite dei cataloghi musicali.
Secondo il magazine Variety, sarebbero tre le fonti a conoscenza delle trattative in corso con i familiari del re del pop.
Il mercato dei cataloghi musicali
Michael Jackson, morto all’età di 50 anni, a Los Angeles, nel 2009, ha lasciato ai suoi familiari un patrimonio di oltre 500 milioni di dollari.
In questi giorni gli eredi sono in trattativa con la Sony per cedergli la metà dei loro diritti. L’etichetta storica del re del pop, nel 2010 stipulò con i parenti un’intesa da 250 milioni di dollari.
Secondo il magazine Variety, ci sarebbe una trattativa con un partner finanziario che non viene rivelato e che potrebbe trattarsi di Eldridge Industries, una importante holding americana.
Quest’ultima, in passato si è alleata con la Sony per acquistare il catalogo di Bruce Springsteen per 600 milioni di dollari; successivamente, nel 2020, ha acquistato quello dei Killers.
In passato, vendere il proprio catalogo musicale era fuori dagli schemi, considerato un peccato mortale, ma quando nel 2020 Bob Dylan ha fatto da apri pista, tutti hanno iniziato a vendere i propri.
Sia cantanti di vecchia che nuova generazione. Tra questi Justin Bieber che in cambio ha ricavato 200 milioni di dollari dalla società Hipgnosis Songs Capital, la stessa che ha acquistato i cataloghi di Shakira, Justin Timberlake e Neil Young.
Prima di Michael Jackson, lo scorso anno gli eredi di David Bowie hanno venduto il catalogo musicale dell’artista: la Warner Chappell ha pagato 250 milioni di dollari ai familiari del cantante per sei decenni di brani.