La Cappella Sistina: un’opera, mille segreti. Parliamo della Creazione di Adamo, l’affresco che Michelangelo Buonarroti realizzò intorno al 1500 nei Musei Vaticani a Roma. Oggi si scopre che l’opera d’arte non fu frutto di maestria, creatività e ingegno del pittore. O almeno non soltanto, ma anche di uno studio matematico approfondito. Michelangelo, infatti, per dipingere il capolavoro commissionatogli da papa Giulio II, utilizzò la sezione aurea, la cosiddetta proporzione divina.
Armonia, fascino, perfezione. Sono solo alcune delle caratteristiche che Michelangelo è riuscito a trasmettere grazie alla rappresentazione dei corpi presente in tutte le sue opere. Oggetto di studio, da parte dell’Università di Porto Alegre in Brasile, infatti, l’affresco con la Creazione di Adamo, posizionato sulla volta della Cappella Sistina.
Una ricerca ha rivelato dopo anni che per dipingerlo Michelangelo si è servito della sezione aurea, utilizzando sì i segreti dell’arte, ma anche e sopratutto quelli della matematica. Lo studio in questione, coordinato dal dottor Deivis De Campos, è stato pubblicato dal Clinical Anatomy e ha dimostrato come la matematica e la proporzione tra le lunghezze abbiano ispirato di fatto il genio creativo di Michelangelo.
A parlarne, infatti, è stato proprio il dottor De Campos, il quale ha presentato la strabiliante scoperta in questo modo: ‘I dati – ha detto – sono chiare prove che la sezione aurea, che si trova in molte strutture biologiche ed opere d’arte di artisti di fama, non è passata inosservata a Michelangelo’. Ciò porta infatti a ritenere che la bellezza e l’armonia presenti nei corpi raffigurati da Michelangelo siano dovute proprio all’utilizzo della sezione aurea.
Un esempio? La distanza tra il dito di Dio e quello di Adamo, secondo lo studio brasiliano, divide idealmente l’affresco in due parti. E’ quanto emerge dagli studi sulla sezione aurea di Michelangelo pubblicati dal Clinical Anatomy sulla rivista scientifica Wiley online library.