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Cronaca

Michele muore l’ultimo giorno di lavoro: shock in fabbrica

Stava festeggiando insieme a quelli che sono stati i suoi colleghi di lavoro per tanti anni. Ma il destino ha voluto diversamente. Michele è stato colto da un infarto. Ecco cosa è successo.

Persona che ha un infarto – Nanopress.it

 

Stava festeggiando l’ultimo giorno di lavoro. A 58 anni, Michele Barco si apprestava ad andare in pensione, momento di riposo dl lavoro che, purtroppo non vedrà mai.

Michele Barco muore d’infarto

Una tragedia proprio l’ultimo giorno di lavoro, dopo tanti anni di onorato servizio. Michele stava festeggiando, a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova con i suoi colleghi in fabbrica ed aveva portato loro anche i pasticcini per rendere quel piccolo momento di gioia e di saluto ancora più coinvolgente.

Ad un certo punto, però, l’atmosfera di festa cambia repentinamente e si trasforma in angoscia. Michele improvvisamente si accascia a terra, colto da malore. I suoi colleghi si precipitano per soccorrerlo e chiamano subito il 118. Il 58enne è colto da infarto. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, purtroppo non c’è stato nulla da fare: Michele era già deceduto.

Barco aveva lavorato per 30 anni alla Belvest, una ditta con sede in Veneto che si occupava di abbigliamento. Finalmente aveva raggiunto, ieri, 31 gennaio, il traguardo dell’agognata pensione e si apprestava a festeggiare con i suoi colleghi. Aveva maturato tutti i contributi necessari per congedarsi dal lavoro e voleva farlo in maniera festosa, condividendo questo momento con i suoi colleghi di una vita e festeggiando con loro e dei pasticcini.

Ma, proprio durante il momento del brindisi, Michele si è sentito male e si è accasciato al suolo. I suoi colleghi hanno cercato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi i quali, al loro arrivo in fabbrica, non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo per un infarto.

Ambulanza – Nanopress.it

È deceduto l’ultimo giorno di lavoro

Lo shock ha colpito tutti e la fabbrica, in segno di vicinanza verso Michele e la sua famiglia stretta nel dolore, ha sospeso le attività. Il 58enne non era sposato e non aveva figli e viveva proprio a Piazzola sul Brenta, insieme a sua madre.

Michele voleva festeggiare a chiusura turno insieme a tutti i colleghi. Ma proprio mentre si trovava davanti a un macchinario all’interno del capannone, si è accasciato. La scena straziante che si sono trovati davanti i suoi colleghi non ha avuto precedenti.

Tanti i messaggi di cordoglio, in primis dalla sua stessa azienda che, come dicevamo, ha sospeso le attività in segno di lutto: “Una persona fantastica, un lavoratore egregio e lo stesso come persona. Siamo profondamente colpiti da quanto è avvenuto” – ha scritto in una nota diffusa subito dopo la notizia della tragedia.

Quello che poteva essere un giorno di festa, di saluto ad un luogo e ad una attività che lo aveva accompagnato per un’intera vita, si è trasformato in tragedia.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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