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Lascia, ma prima di andare saluta il pubblico in piazza. E’ il destino di Michele Santoro: il giornalista ha chiuso ieri sera l’ultima stagione di Servizio Pubblico a La7, ma saluterà i telespettatori a giugno, in onda dalla piazza. L’evento sarà trasmesso sempre dalla rete di Urbano Cairo, anche se sarà l’ultimo, almeno su quella rete. Un epilogo, una sorta di saluto trasmesso dal rigore scomposto di una piazza italiana. Evidentemente, il giornalista – o la rete – non ne può più del salotto politico che invade il piccolo schermo dalle 7 di mattina a oltre la mezzanotte.
Ad annunciare la chiusura ad effetto è lo stesso Michele Santoro. L’ultima puntata, in onda ieri sera 14 maggio 2015 su La 7, che ha ottenuto meno di un milione e mezzo di telespettatori e di poco oltre il 5% di share, ha dato il là con il consueto editoriale del padrone di casa.
Prima di passare all’attualità politica, ha voluto dire due parole rivolgendosi direttamente ai telespettatori: ‘Servizio pubblico – ha detto Santoro – tornerà tra cinque settimane e per l’ultima volta‘. Con ogni probabilità, dunque, l’evento sarà trasmesso in TV il prossimo 11 giugno, giorno in cui dovrebbe peraltro andare in onda su Canale 5 una partita finale di calcio (la corazzata Amici di Maria De Filippi dovrebbe spostarsi al giovedì con l’incoronazione del vincitore. Salvo cambiamenti).
Del resto, vien da dire, non è una novità. Quando Santoro chiuse i rapporti con la Rai, infatti, costruì non molto dopo l’evento Tutti in piedi, che venne trasmesso in multipiattaforma: sulla tv satellitare, ma anche sul web e altri canali tv. Sembra di capire che il saluto di Santoro, annunciato in prima persona, sarà sulla falsa riga dell’ultimo incontro in piazza, avvenuto qualche anno fa. C’è che è pronto infatti a scommetterci: Santoro? Prepara il bis.
Per anni Michele Santoro ha rappresentato un temuto timoniere del talk show. Temuto per più di un motivo: da un lato per gli argomenti non sempre all’acqua di rose nei suoi programmi TV; dall’altro perché ha rappresentato a lungo una forte concorrenza televisiva per coloro che erano schierati ‘dall’altra parte’, costretti ad accontentarsi di quello che restava della platea televisiva.
Un volto tv, un giornalista, un commentatore della politica italiana a cui sembra si voglia rinunciare. Un po’ per scelta dello stesso Santoro, un po’ forse per quell’alone che tutti i talk show attribuiscono oggi al racconto della politica. Politica verso cui l’interesse generale dei cittadini è decisamente calato; basta vedere gli ultimi risultati alle elezioni. Secondo indiscrezioni, dal via passerebbe Giovanni Minoli, pronto – dicono – a sostituire il giornalista di Servizio Pubblico a La7. Sarà davvero così?
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