Sono ancora in attesa di un porto sicuro gli oltre 1.300 migranti che si trovano nelle acque del Mediterraneo a bordo di due imbarcazioni, che rischiano da un momento all’altro di annegare.
A lanciare l’allarme è il centralino di soccorso Alarm Phone, che è in contatto con i naufraghi, partiti dalla Libia. Dodici sarebbero le persone al momento decedute, mentre le altre rischiano di morire di disidratazione.
Migranti in attesa di un porto sicuro nel Mediterraneo
Sarebbero oltre 1.300 i migranti in attesa di essere salvati quelli che si trovano a bordo di due barchini nella zona Sar tra Malta e l’Italia. A lanciare l’allarme è stato il centralino di soccorso, Alarm Phone, i cui operatori sono in contatto con i naufraghi.
I migranti, che sono partiti dalla Libia, hanno riferito che 12 persone sono morte e molto sono a rischio di disidratazione. “Entrambe le barche potrebbero affondare in qualsiasi momento. Hanno paura di annegare”, ha scritto sui canali social l’organizzazione non governativa, che ha ha spiegato di aver già allertato le autorità.
More than 1300 people remain at risk in the #SAR zone shared between #Italy & #Malta.
Authorities were alerted almost 8h ago. People in danger reported that 12 people have died or are unconscious and many suffer from dehydration. Both boats could sink at any moment.— Alarm Phone (@alarm_phone) October 25, 2022
Neonati trovati morti su un barchino
Martedì mattina – 25 ottobre – i corpi senza vita di due neonati, una femminuccia e un maschietto, sono stati recuperati su un’imbarcazione soccorsa dalla Guardia Costiera al largo di Lampedusa.
Come riferisce Fanpage, i due fratelli – partiti dalla Tunisia insieme ai genitori e ad altri migranti – sarebbero morti durante il viaggio verso l’Italia. Uno dei due pesava poco più di un chilo e l’altro appena 2. I genitori hanno spiegato che avevano già ricevuto delle cure specifiche presso il loro Paese d’origine, ma hanno tentato di raggiungere Lampedusa per consentirgli di essere curati in modo adeguato.
Il decesso sarebbe avvenuto intorno alle 15 del pomeriggio di martedì, poco meno di 24 ore dopo la traversata.
I corpi senza vita dei due neonati sono stati trasferiti alla sala mortuaria di Cala Pisana, dove si trovano già i resti degli altri 4 migranti recuperati qualche ora prima e dei due bimbi morti ustionati per via dell’incendio che si è sviluppato sul barchino su cui viaggiavano, plausibilmente per un guasto al motore.
“siamo totalmente disarmati, dal punto di vista umanitario e logistico. occorre un commissario che si faccia carico della situazione. Il Comune di lampedusa rischia di non avere più le forze”
ha spiegato il sindaco, Filippo Mannino.
La posizione del neo Ministro dell’Interno
Nelle scorse ore, il neo Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha affrontato la questione migranti, sottolineando la volontà di porre fine a quelli che lui stesso ha definito ‘i viaggi della morte’, senza però dimenticare le priorità e quindi la salvezza delle persone che si mettono in mare per assicurarsi una vita migliore e l’approccio umanitario.
La Meloni ha quindi ribadito che il diritto di asilo resta inviolato, ma i flussi dei migranti vanno governati, perché lo sfruttamento in nero ‘è una vergogna”.