Preoccupa la situazione dei migranti, con sbarchi che ogni giorno portano altre persone sulle nostre coste e nuovi morti in mare.
È di poco fa la notizia della nave Geo Barents, il cui equipaggio ha tratto in salvo 260 persone partite dalla Libia, fra cui 3 donne incinte e più di 30 minori.
Medici Senza Frontiere ha riferito in queste ore la notizia del salvataggio di 268 migranti da 4 imbarcazioni differenti, tutte trovate in difficoltà di navigazione nel sar maltese.
Il bollettino riferisce che fra queste persone ci sono 3 donne incinte e 33 bambini, fra cui uno di soli 11 mesi. Dopo la tragedia della morte dei due gemellini di 1 mese in un barcone che cercava salvezza nel nostro Paese, questa notizia è molto positiva perché tutti questi migranti rischiavano di morire nel tratto di mare ormai tristemente noto come il “cimitero dei migranti”.
Si tratta di un rettangolo virtuale al centro del Mar Mediterraneo dove le operazioni di ricerca e salvataggio sono di competenza delle autorità maltesi. Solo lo scorso anno sono morte in questa zona più di 1500 persone.
La zona si trova a poche miglia dall’Italia ma a seconda di dove avvengono le emergenze, sono chiamate a intervenire le autorità italiane, libiche oppure maltesi.
La nave di Medici Senza Frontiere ha soccorso questo numero impressionante id migranti che di sicuro avrebbero trovato la morte per le estreme condizioni di navigazione e ora tutti sono a bordo della Geo Barents in attesa di un porto sicuro.
Secondo quanto dichiarato dal personale a bordo della nave, i migranti sono stati sottoposti ai primi controlli medici e si trovano per lo più in condizioni accettabili ma hanno assoluto bisogno di sbarcare.
“sono esausti e disidratati. alcuni di loro hanno trascorso 3 giorni in mare”.
Medici Senza Frontiere ha puntato il dito verso le autorità maltesi, preposte alle operazioni di salvataggio in questo determinato tratto del sar, affermando che queste erano state avvisate da tempo ma hanno ignorato il loro obbligo legale di coordinare i soccorsi e fornire assistenza a queste persone.
“senza la presenza della geo barents queste 268 persone sarebbero state lasciate morire in mare come tante altre prima di loro”.
Questo ci porta nuovamente e inevitabilmente a parlare di Lampedusa, anche perché il sar maltese è in parte di competenza italiana proprio perché un’area si trova a largo di Lampedusa.
In questa isola che ormai viene esclusivamente collegata ai migranti, sono arrivate nella notte 60 persone, soccorse dalla Guardia Costiera. Altre 17 persone sono riuscite a raggiungere la terraferma con un gommone, abbandonato alla deriva e sono state fermate dalla Guardia di Finanza mentre si incamminavano verso il centro urbano.
Questi migranti sono stati identificati e portati all’hotspot di contrada Imbriacola, portando così il numero degli occupanti quasi a 1000 e nonostante diverse persone siano state spostate in altre strutture, l’hotspot è ancora sovraffollato.
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