Ennesimo sbarco di migranti sulle coste di Lampedusa, dopo che un barchino si è scontrato sugli scogli senza però mietere vittime.
La Guardia Costiera ha soccorso con due motovedette, 42 persone che sono giunte successivamente all’hotspot di Lampedusa.
Migranti contro gli scogli a Lampedusa
Lampedusa è sempre al centro della cronaca per quanto riguarda gli sbarchi dei migranti, inevitabilmente collegati all’isola e all’hotspot di contrada Imbriacola, che proprio non riesce a svuotarsi e raggiungere i livelli consentiti di occupanti.
L’ultima notizia riguarda un barchino con a bordo 42 migranti che si è schiantato sugli scogli di Vallone delle acque, a largo di Lampedusa.
Il gruppo che si trovava a bordo contava 14 donne e 5 minorenni, che grazie all’intervento delle autorità italiane si sono salvati.
L’imbarcazione è poi affondata e i migranti, provenienti dal Camerun, Gambia, Costa d’Avorio e Ciad, sono stati tutti identificati e accolti all’hotspot dell’isola, dove sono state fornite le cure mediche necessarie.
Secondo le informazioni emerse, sembrano essere tutti in buone condizioni.
La situazione dell’hotspot di Lampedusa
Lo sentiamo spesso nominare ma è sempre al collasso. L’hotspot di Lampedusa è il centro di accoglienza migranti più affollato in questi tempi.
Con questi nuovi arrivi, nella struttura di primissima accoglienza restano 1.145 ospiti dopo che 110 migranti l’hanno lasciata per essere imbarcati su un traghetto di linea verso Porto Empedocle.
Si tratta comunque di un numero di persone maggiore rispetto al massimo di quelle consentite all’interno dell’hotspot, dove le condizioni igieniche sono state denunciate più volte anche da personalità politiche come Salvini.
Non solo, il sovraffollamento rende difficile anche prestare a tutti l’assistenza adeguata poiché il personale non è abbastanza.
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