Ancora una tragedia dei migranti e, ancora una volta, a largo di Lampedusa. Ad intervenire per portare in salvo quante più vite possibili, è stata una motovedetta della Guardia Costiera.
Sono state portate in salvo anche 3 donne ed un bambino. Tutti accolti al centro di prima accoglienza dell’isola siciliana.
Continua ininterrotto l’arrivo dei migranti a Lampedusa e sulle altre coste siciliane. Migranti che riescono ad esser salvati dalle navi delle organizzazioni umanitarie e che, poi, cercano un porto sicuro dove sbarcare, oppure barchini e mezzi di fortuna che portano il loro carico di vite umane a sbarcare, solo come momento di passaggio, in Sicilia, per poi ripartire per l’Europa.
L’ultimo naufragio, ma purtroppo solo in ordine di tempo, è quello avvenuto poche ore fa a 24 miglia dalla costa dell’isola. A correre in soccorso sono stati gli uomini della Guardia Costiera con la loro motovedetta ed hanno tratto in salvo circa 28 persone, fra cui un bambino e 3 donne.
C’è però da segnalare che, è molto probabile, vi siano 4 persone disperse (una donna e tre uomini). Per questo motivo, le stesse forze dell’ordine arrivate in loro soccorso, hanno subito dato inizio alle ricerche, nella speranza di trovarli ancora vivi.
Nel frattempo, i migranti tratti in salvo sono stati trasportati al centro di prima accoglienza dell’isola. Fra di essi c’è una bambina in ipotermia accompagnata da sua madre. Ma c’è anche un ragazzo con forti dolori al petto, tanto che, per entrambi i casi, si è reso necessario, una volta sbarcati sull’isola, il loro immediato trasporto al Poliambulatorio dell’isola.
I migranti tratti in salvo viaggiavano su di un barchino che, a sole 24 miglia dalla costa di Lampedusa, ha cominciato ad essere in difficoltà, forse per l’eccessivo peso o per le troppe persone che trasportava. Da lì, la Guardia Costiera che era in mare li ha individuati e tratti in salvo.
Le persone a bordo sono di diversa nazionalità, ma provengono tutte dalla zona centrale dell’Africa, in particolare dal Mali, dalla Liberia, dalla Costa D’Avorio, dal Senegal, dal Camerun, dalla Guinea e dal Gambia.
Non appena sono sbarcati sull’isola, alcuni di loro sono stati immediatamente trasferiti nelle strutture sanitarie per ricevere cure immediate. Una situazione che, al momento, vede di nuovo l’hot spot di Lampedusa ai limiti dell’accoglienza, tanto che proprio queste ultime persone arrivate sono state trasferite nel centro di accoglienza di Imbriacola, dove ora ci sono ben 648 persone.
All’interno di questo hotspot era, anche, presente, una ragazza minorenne in stato di gravidanza che è stata trasferita all’ospedale di Agrigento in elisoccorso. La giovanissima, infatti, aveva iniziato a avere alcuni dolori al ventre e, dopo le primissime cure al Poliambulatorio dell’isola, i medici hanno ritenuto più opportuno il suo trasferimento all’ospedale della città di Agrigento.
Una situazione sempre in allerta negli hotspot dell’isola di Lampedusa che, settimana dopo settimana, si riempiono sempre di più, ritenendo necessario il trasferimento in altri centri d’accoglienza, anche delle regioni vicine, per dare un aiuto maggiore alle persone che arrivano in cerca di una nuova vita.
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