Ennesima tragedia riguardante i migranti, stavolta nell’Egeo, dove un barcone si è rovesciato in mare e gli occupanti sono tutti dispersi.
A riportare la notizia è stata l’agenzia di stampa internazionale Associated Press, che ha riferito che il rovesciamento dell’imbarcazione di fortuna si è verificato fra le isole di Eubea e Andro.
Tragedia di migranti nell’Egeo
Le autorità della Grecia stanno lavorando per cercare i dispersi dell’ennesima tragedia in mare per quanto riguarda i migranti. Nelle scorse ore un barcone si è rovesciato nelle acque del Mar Egeo, nella zona compresa fra le isole di Eubea e Andro.
Questa area è stata interessata nelle scorse ore da condizioni atmosferiche molto difficili perché i venti di burrasca hanno insistito molto e questo insieme alle forti correnti marine, ha causato probabilmente la vicenda che riportiamo oggi.
Decine di persone viaggiavano sull’imbarcazione e ora sono quasi tutti disperse in queste acque.
I migranti erano partiti alcuni giorni fa dalla Turchia in cerca di condizioni migliori ma purtroppo il meteo avverso ha reso difficile la navigazione, anche perché questi viaggi vengono effettuati con mezzi di fortuna ed è molto difficile raggiungere la terraferma.
L’allarme della tragedia è arrivato agli uomini della Guardia Costiera poco prima dell’alba di questa mattina ma non era ben chiara la posizione dell’imbarcazione e quindi è stato molto difficile localizzarla anche per le condizioni meteo avverse che rendevano difficili le comunicazioni e poco visibile la zona dell’Egeo.
Il racconto dei testimoni
Secondo quanto si apprende dall’agenzia che ha riportato la notizia, ripresa poi da diverse testate giornalistiche, la Guardia Costiera ha rilasciato alcune dichiarazioni per tenere in aggiornamento sulla situazione.
Le autorità competenti hanno subito organizzato le operazioni di ricerca dei dispersi ma per fortuna alcuni di loro sono sopravvissuti e sono stati recuperati si un isolotto disabitato a Kafirea, un distretto a est di Atene.
Queste persone sono state portate in salvo grazie a una motovedetta della Guardia Costiera e dopo essere state sottoposte ad accertamenti medici, sono state ascoltate dalle autorità.
Quali unici testimoni di quanto avvenuto, le loro parole sono state molto importanti per comprendere quante persone ci fossero a bordo del barcone. Sembra che si tratti di 68 migranti, partiti da Smirne.
Di questi solamente 9 sono coloro che sono stati salvati sull’isolotto roccioso e quindi continuano le operazioni di ricerca in mare e negli isolotti circostanti per capire se altri naufraghi possano essere rimasti in vita.
Purtroppo tragedie analoghe non sono nuove poiché i migranti affrontano le lunghe traversate in mare a bordo di imbarcazioni molto precarie, inoltre incontrano condizioni di navigazione difficilissime.