Un risultato importante quello spiegato dal Ministro dell’Interno, Piantedosi, in materia di immigrazione. Sono stati scongiurati gli arrivi di ben 21mila migranti da Libia e Tunisia in soli 4 mesi, con il nuovo decreto.
Un tema caldo, quello dei migranti, al centro del programma di Governo dall’inizio del suo insediamento.
“Si tratta di un risultato importante perché sono numeri che verrebbero aggiunti a quelli delle persone che sono riuscite a sfuggire ai controlli arrivando sulle nostre coste”. Con queste parole, in Ministro dell’Interno, Piantedosi ha spiegato i risultati ottenuti, anche con l’ausilio del nuovo decreto sicurezza, in materia di immigrazione per il nostro Paese.
Più di 20mila sono gli arrivi scongiurati nel nostro territorio, e tutti in partenza da Libia e Tunisia. Arrivi che, prima, forse sarebbero stati difficili da controllare. Il Ministro parla di un programma ambizioso, su questa materia, da parte del Governo e che comporta anche azioni a lungo termine che “non possono essere giudicate dopo solo 4 mesi di impegno di questo governo” – spiega, ma con dei risultati che, anche a breve termine, sono stati comunque raggiunti.
Il Ministro ha, anche, spiegato, in un’intervista al quotidiano “Il Giornale”, che seppure sono stati numerosi gli sbarchi e gli arrivi dei migranti in questo ultimo periodo, è stato grazie anche alla collaborazione dei Governi e delle autorità di Libia e Tunisia che tantissimi altri sbarchi, che pur potevano esser pericolosi per la stessa incolumità di chi si metteva in viaggio, sono stati scongiurati.
Dal 1° novembre sino ad oggi, commenta Piantedosi, dalla Tunisia e dalla Libia non sono partiti, rispettivamente, 13mila e 9mila migranti. Numeri importanti che, nel caso non fossero stati controllati, continua il Ministro dell’Interno, si sarebbero andati ad aggiungere ai tanti migranti che, comunque, eludendo i controlli, sono riusciti lo stesso ad arrivare sulle nostre coste.
Dall’altro lato, però, c’era anche chi paventava l’arrivo, fra i migranti, di possibili estremisti. Ma il Ministro frena e ritiene giusto spiegare che non c’è alcun bisogno “di fare allarmismi”, poiché i controlli delle Forze dell’Ordine sono sempre attivi e, in più occasioni, esse stesse hanno dimostrato di saper individuare i cosiddetti “soggetti a rischio” che cercavano di infiltrarsi fra i migranti in arrivo sulle nostre coste, con altri scopi.
Con il nuovo decreto sicurezza che regola, anche, l’arrivo dei migranti, le navi ONG vengono indirizzate con il loro carico di vite umane in un porto sicuro dove poter attraccare e permettere i controlli sanitari e non solo ai migranti che hanno a bordo, per poterli poi identificare e trasportare nei centri di prima accoglienza per dare loro un arrivo ed una permanenza dignitosa.
Nonostante tutto però, l’hotspot di Lampedusa, primo porto di arrivo di tanti migranti, in alcuni momenti, continua a trovarsi in difficoltà, in particolare con presenza di migranti che va oltre la capienza dei posti disponibili.
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