Migranti: ‘In Libia situazione atroce’, la denuncia di Msf

36 Sub Saharan migrants rescued in the waters of Motril

FOTO ANSA

La situazione dei migranti in Libia ritratta da Medici senza Frontiere è agghiacciante. La presidente internazionale di Médecins sans Frontieres, Joanne Liu, di ritorno da una visita in Libia, durante la quale è riuscita ad accedere al centro di detenzione di Tripoli, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles: ‘Quella che ho visto in Libia è la forma più estrema di sfruttamento degli esseri umani, basata sul sequestro, la violenza carnale, la tortura e la schiavitù’.

Migranti in Libia: la denuncia di Joanne Liu

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Le accuse di Joanne Liu volano dritte ai leader europei, che ‘sono complici dello sfruttamento, mentre si congratulano del successo perché in Europa arriva meno gente dall’Africa. Sono accecati dall’obiettivo di tenere le persone fuori dall’Europa, le politiche e i finanziamenti europei stanno contribuendo a fermare i barconi in partenza dalla Libia, ma in questo modo non fanno che alimentare un sistema criminale di abusi’.

La lettera aperta di Liu, inviata ai leader europei, racconta di violenze atroci sulle donne incinte: ‘Sono oggetto di violenza sistematica’. Ci sono anche gravi casi di malnutrizione: ‘Ci è voluto un mese per farlo guarire, ma poi è stato riportato nel campo a soffrire di nuovo la fame’.

Quello dei migranti in Libia è un dramma senza fine che ‘dovrebbe scioccare la coscienza collettiva dei cittadini e dei leader dell’Europa’.

Migranti in Libia: le tragiche condizioni di detenzione

La lettera di denuncia di Liu prosegue spiegando le tragiche condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti: ‘La detenzione di migranti e rifugiati in Libia è vergognosa. Dobbiamo avere il coraggio di chiamarla per quello che realmente è: un’attività fiorente che lucra su rapimenti, torture ed estorsioni’.

Anche la commissaria Ue responsabile per il Commercio, Cecilia Malmstrom conferma che la situazione in cui versano i migranti in Libia è ‘atroce’ e racconta: ‘Ho visitato la Libia, ho visto i centri che non sono centri di accoglienza ma delle prigioni. La situazione anni fa era abominevole e non ho informazioni che sia migliorata’. Malmstrom ha parlato di ‘condizioni scandalose e inumane’. Proprio per questo la commissione sta mettendo a punto una sorta di sistema di controllo per monitorare come vengono utilizzati i fondi europei. L’Unione Europea ha stanziato 142 milioni di euro, al fine di sostenere organizzazioni internazionali come l’Alto Commissariato per i Rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Libia.

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