La Geo Barents, in mare da giorni, ha ricevuto l’assegnazione del porto di Taranto, dove è arrivata nelle score ore.
Medici Senza Frontiere sta facendo parlare di sé in questi giorni perché è la prima Ong ad effettuare un salvataggio in mare dopo il nuovo decreto sulle variazioni del codice di condotta sulle attività di salvataggio in mare.
Pochi giorni fa parlavamo del salvataggio effettuato dalla Geo Barents, la nave umanitaria dell’Organizzazione non governativa, Medici Senza Frontiere, che ha soccorso 41 persone naufragate a largo della Libia.
I migranti sono stati accolti su richiesta del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo, che ha fornito chiare indicazioni alla nave, dove i migranti hanno ricevuto la prima assistenza.
La loro barca si era capovolta e se non fosse intervenuta l’Ong, sarebbero annegati in mare.
Dopo ore finalmente è stato assegnato il porto di Taranto, dove la Geo Barents ha attraccato poco fa con il doppio dei naufraghi salvati a largo della Libia.
Juan Matias Gil, capo missione di Msf ha dichiarato:
“le condizioni dei migranti sono buone e non ci sono emergenze mediche particolari. li abbiamo informati dei loro diritti e ora organizzeremo il loro trasferimento in strutture sicure”.
Si tratta del primo salvataggio dopo il decreto che regolarizza gli interventi in mare delle Ong. Questo prevede che le navi possono effettuare un solo salvataggio e non possono quindi caricare a bordo altri migranti incontrati dopo quest’ultimo, così come non possono accogliere persone provenienti da altre navi.
Subito devono essere allertate le autorità italiane in attesa di istruzioni precise su dove attraccare e mentre in passato veniva assegnato il porto più vicino, adesso non è più così ma bisogna attenersi esclusivamente al feedback delle autorità.
Ancora, il testo approvato dal Viminale indica che il personale di bordo dovrà chiedere ai migranti se intendono presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave ad occuparsi di loro.
Sembra che il salvataggio di Msf non abbia trasgredito le regole, ma la situazione è al vaglio delle autorità, ricordiamo infatti che per chi non si adegua alle nuove normative, ci sono sanzioni pesanti e il fermo amministrativo della nave che può arrivare fino alla confisca a seconda della gravità del reato.
In una situazione molto delicata per quanto riguardai salvataggi in mare, Gil ha espresso il suo sdegno sul fatto che vengano utilizzate più risorse in materia di avvocati che per i soccorsi, in modo da essere certi di non trasgredire alcuna legge:
“queste persone fuggono da una situazione critica, da anni raccogliamo le storie di chi ci parla di persone uccise da trafficanti in libia solo perché non erano in grado di pagare il viaggio. in ogni missione che facciamo il tema ricorrente è la violenza ed è assurdo il fatto che spendiamo più soldi in legali che nella ricerca e soccorso”.
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